Oggi il Governo ha fatto semplicemente quello che avrebbe dovuto fare da tempo: ha dato il via libera al contratto della scuola dopo ritardi e rinvii. Di fronte alla proclamazione dello sciopero da parte dei sindacati confederali è stato costretto a dare seguito agli atti formali.
Adesso è necessario che gli incrementi salariali entrino nelle buste paga già dal mese di dicembre. Sarebbe inaccettabile scoprire che i ritardi accumulati dal Governo si tramuteranno in uno slittamento degli aumenti contrattuali per i lavoratori.
Non è finita! Non ci dimentichiamo, infatti, che bisogna ancora rinnovare i contratti della Ricerca pubblica e dell’Enea (scaduti ormai da 4 anni!!!); il contratto dei Dirigenti scolastici (scaduto ormai da quattro anni!!!); il contratto biennale dell’Università.
Roma, 18 novembre 2005