Mentre il Ministro Moratti afferma che la prossima Legge Finanziaria non porterà tagli alla scuola, il suo collega, il Ministro Tremonti, anticipa la stagione dei tagli che accompagna da quattro anni tutte le Leggi Finanziarie con il Decreto Legge del 14 ottobre 2005 e priva le scuole di risorse preziose per il funzionamento, per la formazione, per l’integrazione degli alunni disabili, ecc . In pratica per tutti quegli ambiti di interventi strategici per la qualità della scuola. Non solo, la Moratti quando fa questo tipo di affermazione, finge di non ricordare che la Legge Finanziaria 2005 ha programmato per tre anni la riduzione di spesa per gli stipendi al personale supplente. Si tratta di un vizio della memoria o di una strategia finalizzata alla propaganda elettorale?
Ancora una volta avvertiamo l’esigenza e la necessità di fare chiarezza su un argomento come questo che riguarda la vita di migliaia di lavoratori, il diritto allo studio di milioni di studenti, la qualità e la funzionalità della scuola dell’autonomia.
Le voci colpite sono nuovamente quelle relative al funzionamento didattico e amministrativo, alla formazione, all’autonomia scolastica, alla sicurezza e agli interventi integrativi per gli alunni diversamente abili. Nessuna riduzione di spesa invece e’ stata fatta per la scuola non statale.
tabella riduzione di spesa
La politica sul personale viene fatta a colpi di tagli e di mancati rinnovi contrattuali espandendo fino all'inverosimile la precarietà e l'instabilità nei luoghi di lavoro. Con la Legge Finanziaria 2005 che ha stabilito i tetti di spesa per il 2005/2006 e 2007 si è proceduto ad un robusto taglio degli stipendi ai supplenti, 871 milioni di euro in tre anni.
2005 |
766 milioni di euro |
2006 | 565 milioni di euro |
2007 |
565 milioni di euro |
Gli effetti negativi di queste misure sono: meno qualità della scuola pubblica, meno diritto allo studio e meno lavoro per i supplenti. I Dirigenti scolastici costretti ad una gestione di fondi che non gli dà più alcun riferimento sul budget di risorse disponibili e nel timore di non poter pagare i supplenti alla fine mese, nei casi di assenza del personale preferiscono accorpare le classi o ridurre le ore di lezione.
Quindi nonostante le rassicurazioni del Ministro Moratti, i bilanci delle scuole pubbliche sono in perdita, mentre continua la politica di sostegno alle scuole private.
La riduzione generale agisce anche sulle Università e gli Enti di Ricerca Pubblici riducendo almeno del 10% le risorse già assegnate e comunque i risparmi non impegnati entro Giugno 2006. Sono esclusi l’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto Prevenzione e Sicurezza.
Un ulteriore taglio rispetto a quanto già proposto nella legge finanziaria che renderà ancora più drammatica la situazione per questi settori, si deve infatti considerare che i fondi di finanziamento per le Università e gli Enti di Ricerca sono stati progressivamente decurtati in questi anni.
La Legge Finanziaria 2006 decurta:
il Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università di 55 milioni di €.
il fondo per l’edilizia universitaria di 60 milioni di €.
il fondo per il piano triennale di sviluppo delle università di 528 mila €.
il fondo per il diritto allo studio di 92 mila €.
il Fondo per il finanziamento alle Università Private di 8.577 milioni di €
(nel 2005 sono stati decurtati dai fondi di finanziamento ordinario delle Università pubbliche di circa 28 milioni € per finanziare le Università private)
La Legge Finanziaria 2006 decurta:
Sono spariti i fondi di finanziamento per la ricerca di base e per la missione in Antartide
Roma, 9 novembre 2005