Nelle ultime 24 ore sono stati portati due attacchi profondi alla Sistema d’Istruzione pubblico:
Alla piena realizzazione della controriforma del governo Berlusconi manca solo l’ultimo tassello che riguarderà il secondo ciclo, ma dalla lettura della bozza presentata dal Ministro possiamo confermare che la Scuola pubblica avrà ancora meno risorse, i suoi percorsi saranno fortemente discriminanti fra regione e regione e che risulteranno accentuate le differenze sociali e culturali di partenza.
Dispiace che l’informazione data ai cittadini sia stata imprecisa e incompleta perché a nulla serviranno le rettifiche del giorno dopo quando si ricorderà che il decreto approvato oggi riguarda il diritto-dovere alla formazione e non già l’innalzamento dell’obbligo scolastico, abrogato con il varo della legge Moratti.