Le tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e tutti i sindacati dei settori pubblici, della scuola, dell’università e della ricerca hanno fatto ogni sforzo per dare finalmente una risposta positiva alle attese di milioni di lavoratori, lavoratrici e delle loro famiglie che vedono i contratti scaduti da tempo troppo lungo.
I sindacati ritengono che ci siano le condizioni e che si debbano chiudere i rinnovi contrattuali in maniera positiva per i lavoratori e con la giusta attenzione verso i problemi generali del paese.
Cgil, Cisl e Uil ritengono che Confindustria commetta un errore gravissimo a interferire e condizionare l’esito dei negoziati, dicendo falsità sui rapporti fra contratti pubblici e privati, anche perché la soluzione prospettata si muove in linea con le conclusioni contrattuali definite da Confindustria.
In questo modo si assume una responsabilità diretta molto pesante che determinerà un inasprimento di rapporto con il movimento sindacale.
Il Governo fino ad ora non ha consentito il conseguimento di una conclusione positiva dei contratti, in ragione di difficoltà e divisioni presenti al proprio interno, dopo che la delegazione governativa aveva considerato accettabile la mediazione.
Cgil, Cisl e Uil chiedono pertanto che il Governo dica una parola conclusiva sulla vicenda, con chiarezza se può e vuole firmare i contratti.
Un sì o un no al punto finale della mediazione che per Cgil, Cisl e Uil non è modificabile.
Tocca in modo particolare al Presidente del Consiglio assumersi la responsabilità della scelta, anche alla luce delle cose dette in Parlamento.
E’ in gioco la credibilità del Governo come interlocutore affidabile e leale.
Cgil, Cisl e Uil hanno ricevuto un mandato esplicito dall’assemblea dei delegati, alla Presenza dei tre esecutivi confederali.
In caso di risposta negativa, sarà esercitato il mandato in modo forte e adeguato alla straordinaria gravità della situazione.
Venerdì, in concomitanza con la riunione del Consiglio dei Ministri, si terranno assemblee dei lavoratori in tutti i posti di lavoro.
I tre segretari generali saranno impegnati in altrettante assemblee che si terranno all’Inail (Angeletti), al Ministero dell’Economia (Pezzotta) e al Comune di Roma (Epifani).