Si è svolta a Roma l’assemblea unitaria Cgil, Cisl e Uil dei quadri dirigenti, dei delegati RSU del pubblico impiego, della scuola, dell’università, della ricerca alla presenza dei segretari generali e degli esecutivi confederali per valutare la grave situazione nella quale versa la vertenza per il rinnovo dei contratti del lavoro pubblico.
Il dibattito ha messo in evidenza come al mancato avvio del negoziato con il governo ed al silenzio finora mantenuto dai governi regionali e dalle autonomie locali a sedici mesi dalla scadenza del contratto, e per alcune categorie a quaranta mesi, corrisponda un analogo blocco per i rinnovi contrattuali del settore privato e come in più di una occasione autorevoli rappresentanti delle associazioni datoriali abbiano teso a stabilire una interdipendenza fra i negoziati del settore pubblico e di quello privato con l’intenzione di fatto di tenere fermi entrambi i negoziati.
Si cerca in definitiva di creare una crisi del sistema negoziale sul quale si sono basate le relazioni sindacali nel paese; emerge cioè una tendenza generale a negare in radice il rinnovo contrattuale.
Per questi motivi l’assemblea dà mandato alle segreterie confederali ed ai segretari generali di valutare entro i prossimi dieci giorni, di concerto con le categorie, le iniziative da assumere per sbloccare questa intollerabile situazione.