In questi giorni FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola hanno lanciato diverse iniziative (lettera al Ministro, assemblee dei precari in tutta Italia, raccolta di firme) per chiedere con forza l'assunzione in ruolo dei precari Docenti e Ata anche in attuazione della legge 143/2004.
Il Coordinamento Nazionale Unitario dei Dirigenti Scolastici FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola si unisce all'iniziativa e invita i Dirigenti Scolastici ad inviare una lettera specifica al Ministro con cui si testimonia l'urgenza delle assunzioni in ruolo a tutela dei diritti dei precari e per l'elevamento della qualità del servizio scolastico pubblico che si fonda sulla stabilità del rapporto di lavoro e sulla continuità della relazione educativa.
Al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca
Viale Trastevere 76/A 00153 Roma Fax 06 5894811
Gentile Sig. Ministro,
sappiamo che in questi giorni, a sostegno delle rivendicazioni di CGIL CISL UIL, i docenti e gli ata che lavorano nella scuola con rapporto di lavoro a tempo determinato sono coinvolti in diverse iniziative per sollecitare l’assunzione in ruolo anche in applicazione della previsione normativa contenuta nella legge 143/2004.
Vogliamo unire la nostra voce e la nostra richiesta a quella dei precari della scuola.
Possiamo infatti testimoniare che nei processi di apprendimento e insegnamento la continuità del rapporto pedagogico-didattico è una delle condizioni fondamentali per il raggiungimento di positivi esiti sul piano formativo. Così come possiamo testimoniare, per esperienza diretta nel lavoro quotidiano di direzione delle istituzioni scolastiche, quanto sia importante il lavoro che svolgono i precari e quanto sia proficuo per la scuola e per la collettività una loro stabilizzazione.
Laddove, per circostanze fortunate, il docente o il collaboratore scolastico o l’assistente amministrativo con rapporto di lavoro precario venga confermato nello stesso posto di lavoro per più di anno consecutivamente i benefici sono visibili e sostanziali e il fatto riscuote l’apprezzamento degli alunni e delle famiglie.
Laddove, invece, il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato, raggiunge punte percentuali elevatissime sul personale complessivo delle singole istituzioni scolastiche, il continuo ricambio, nonostante l’impegno e la buona volontà dei lavoratori precari che non viene mai meno, complicano di molto la gestione delle scuole e creano scompensi e soluzioni di continuità nella programmazione, nel rapporto pedagogico-dicattico, nelle relazioni proprie di ciascun contesto lavorativo.
Per tali motivi consideriamo la condizione precaria del rapporto di lavoro un fatto negativo in sé e consideriamo il superamento del precariato e la stabilizzazione lavorativa un valore che va perseguito con la massima tempestività e risolutezza, nella consapevolezza che ciò contribuirà innegabilmente al miglioramento del servizio scolastico e all’elevamento della qualità della nostra scuola pubblica.
Con cordiali saluti
Firma
Dirigente Scolastico o Preside Incaricato Scuola