Gentili colleghe e colleghi,
il governo ha fatto inserire nella Finanziaria 2005 l'obbligatorietà per tutti gli insegnanti della scuola elementare di acquisire l'idoneità all'insegnamento della lingua inglese tramite un "mini corso di formazione" con l'unica finalità dichiarata di "eliminare" quindicimila specialisti di lingua inglese in due anni.
L'operazione è semplice: tutte le ore di insegnamento dei docenti specialisti vengono dirottate sulle ore di compresenza dei docenti comuni, cercando di portare a 22 ore frontali il carico di lavoro di ciascuno di noi: in questo modo vengono sottratti altri quindicimila posti di lavoro a tutta la scuola elementare.
Facciamo presente che il governo, di là dai proclami fatti nella Finanziaria, si è reso conto di non poter obbligare nessuno in servizio ad acquisire un'ulteriore professionalità senza il consenso individuale di ciascuno di noi, per cui il ministro Moratti ha dato mandato alle direzioni regionali di reperire adepti per i corsi d'inglese tramite adesione volontaria, blandendoci con la promessa di assegnazione di un punteggio aggiuntivo (valido, peraltro, solo in caso di trasferimento) a parte le ovvie considerazioni sulla mortificazione di qualsiasi percorso formativo serio basato su anni di studio e selezione per acquisire l'idoneità all' insegnamento di qualsivoglia disciplina (ci sembra a dir poco indecoroso per la dignità e lo spessore culturale della professione docente "dispensare", esclusivamente per motivi di idoneità all'insegnamento di una disciplina scolastica attraverso un corso di massimo cento ore anche a chi non ha mai studiato quella disciplina), risulta evidente che si è creato un precedente pericoloso teso a squalificare del tutto la scuola in genere e la scuola pubblica in particolare; un provvedimento del genere oggi è toccato all'inglese, domani potrebbe toccare ad un'altra disciplina ............. si potrebbe chiamare ancora scuola, una "scuola" del genere?
Come nota a margine, facciamo presente che i docenti i quali decidano comunque di acquisire l'idoneità all'insegnamento della lingua inglese, non avranno un titolo di merito da poter utilizzare a loro piacimento, ma saranno obbligati ad insegnare inglese nel loro plesso, non appena si creino le condizioni di legge.
Non vogliamo dilungarci ulteriormente e invitiamo tutti i colleghi a non cedere alle lusinghe del governo, per non rendersi corresponsabili di un disegno teso ad eliminare ulteriori risorse umane alla scuola e a non aggravare ulteriormente il proprio carico di lavoro.
Potenza, 21 Febbraio 2005
La R.S.U deI VI circolo didattico
di Potenza