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PRECARIATO: L’INIZIATIVA DI CGIL CISL E UIL

La questione del precariato è al centro di una grande mobilitazione che FLC CGIL, CISL e UIL si apprestano a mettere in campo per rivendicare le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili.

Già con lo sciopero del 15 novembre scorso si è denunciata la mancanza di risorse per l’attuazione del piano pluriennale di assunzioni previsto dalla Legge 143/04, che rischia di rendere strutturale il processo di precarizzazione del lavoro e di privatizzazione dei servizi pubblici ed in particolare di quelli scolastici.

Agli oltre 200.000 precari della scuola non solo il Governo si rifiuta di dare una risposta concreta disattendendo gli impegni assunti in sede legislativa, ma si fanno circolare proposte strumentali, che hanno il solo scopo di intorbidare le acque, di creare ulteriori divisioni tra i lavoratori, e soprattutto di sviare l’attenzione dai veri problemi del precariato.

La proposta dell’onorevole Valditara, che prevederebbe l’assunzione di 90.000 precari e di un piano pluriennale per gli altri “in cambio” del differimento di 5 anni della ricostruzione della carriera, non è una proposta seria.
Innanzitutto perché è fatta da un singolo parlamentare e pertanto priva di ufficialità alcuna. Poi perché si pone in maniera ricattatoria nei confronti di chi non ha un posto di lavoro e quindi si trova in una situazione di debolezza.
Ed infine perché, oltre ad essere slegata dagli strumenti legislativi di riferimento per cui scarica l’impegno sui futuri governi, è anche superata dalla realtà, dal momento che già oggi i neo immessi in ruolo attendo diversi anni prima di ottenere la ricostruzione della carriera ed il relativo inquadramento economico.

In realtà l’on. Valditara, che deve essersi distratto mentre la sua maggioranza approvava la legge finanziaria, ed i sindacati “autonomi” che gli tengono bordone, dimenticano, o meglio, fanno finta di dimenticare quali sono le cause delle mancate immissioni in ruolo.
Che stanno dentro un disegno complessivo, pervicacemente perseguito da questo Governo, di riduzione dell’offerta pubblica di istruzione e quindi di drastico ridimensionamento degli organici, dove i pensionamenti vengono di volta compensati con i tagli al personale, di scardinamento del sistemo pubblico di reclutamento attraverso una legge sullo stato giuridico che oltre a “militarizzare” il corpo docente introduce, sotto mentite spoglie, la chiamata diretta, di esternalizzazione dei servizi Ata nelle scuole, oggi quelli ausiliari domani quelli tecnico-amministrativi.

Invece di fare da sponda ad un partito della maggioranza di governo, sostenendone demagogicamente proposte di chiaro stampo elettoralistico, sarebbe opportuno unirsi alla lotta che CGIL CISL e UIL stanno conducendo da tempo contro ogni tentativo di destrutturare la scuola pubblica, deprivandola di risorse, riducendo l’offerta formativa, dequalificando e precarizzando il lavoro.
E che intensificheremo nei prossimi giorni. A partire proprio dal tema del precariato, sul quale sono state programmate quattro assemblee interregionali (Milano il 22 febbraio, Napoli il 23 febbraio, Palermo il 28 febbraio, Roma il 2 marzo).

FLC CGIL CISL e UIL intendono dare nuovo impulso alla battaglia per ottenere le immissioni in ruolo, rivendicando precisi impegni economici da parte del Governo che, se vuole uscire dall’ambiguità e corrispondere seriamente alle aspettative di migliaia di precari, deve inserire il piano pluriennale di assunzioni nel prossimo DPEF.

E chiedono inoltre che le immissioni in ruolo vengano fatte in un quadro di garanzie per i lavoratori, utilizzazndo le attuali graduatorie, scongiurando ogni tentativo di introdurre la chiamata diretta ed un sistema deregolato di reclutamento contenuto nel DDL sullo “stato giuridico dei docenti” predisposto dal “famoso” duo Santulli-Napoli, recentemente depositato alla VII Commissione della Camera.

In questa battaglia saremo a fianco dei precari e dei loro sacrosanti diritti, per costruire insieme una prospettiva di vita e di lavoro meno incerta e con più garanzie.

Potenza, 17 febbraio 2005

FLC CGIL Paolo Laguardia
CISL SCUOLA Luigi Errico
UIL SCUOLA Vitina Galasso

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