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Formazione inglese per i docenti della primaria:
la Direzione ci riprova…...

Al Direttore Scolastico regionale
di Basilicata

e p.c. Ai Dirigenti Scolastici

Ai Docenti della scuola primaria

FLC CGIL, CISL e UIL sono venute a conoscenza di una nota che codesto Ufficio ha inviato ai Dirigenti scolastici delle scuole della Regione Basilicata in cui si promuovono iniziative di formazione sulle competenze linguistico-comunicative rivolte ai docenti della scuola primaria “sprovvisti di titoli (che non sono né specialisti né specializzati)”.

I riferimenti normativi che, nella nota in questione, si assumono a presupposto dell’attività formativa, sono “la Direttiva Ministeriale n. 47/2004 art. 3 comma 1 e l’art. 1 comma 128 della L. 311- 2005”.

Le scriventi OO.SS. rilevano innanzitutto che l’attivazione dell’iniziativa di formazione non ha trovato alcun momento di informazione preventiva né di confronto sindacale, disattendendo ancora una volta le norme contrattuali, sia nazionali che decentrate, che regolano le relazioni sindacali.

Nonostante le ripetute denunce, la Direzione Regionale continua poi a non inviare alle OO.SS. le comunicazioni, di carattere non riservato, trasmesse alle scuole, con una violazione ormai sistematica dell’art. 8 comma 4 del “Contratto integrativo regionale sulle relazioni sindacali” sottoscritto in data 30/04/2004.

Entrando nel merito del progetto formativo appaiono del tutto impropri i riferimenti normativi.

Sicuramente non costituisce presupposto la Direttiva n. 47/2004, che, nell’individuare gli obiettivi formativi prioritari per l’a.s. 2004/05, non prevede in alcun modo attività di formazione linguistica per docenti di scuola primaria “sprovvisti di titoli”, dal momento che nemmeno la Legge Moratti e le “innovazioni” da essa introdotta prevedono che detti docenti siano chiamati all’insegnamento della lingua nella scuola elementare.

A meno che non si vogliano anticipare i contenuti della Legge finanziaria (art. 1 comma 128 L. 311/2005, richiamato nella nota) che prevede attività di formazione coatta per 7.100 insegnanti per ciascuno degli anni scolastici 2005-2006 e 2006-2007, al fine di eliminare la figura dell’insegnante specialista e affidare l’insegnamento della lingua straniera nella scuola primaria ai docenti della classe “in possesso dei requisiti richiesti”.

Ma anche su questo terreno, sul quale, è bene precisare, vi è la più netta contrarietà delle scriventi OO.SS., manifestata anche nello sciopero nazionale del 15 novembre, il riferimento normativo è sbagliato, dal momento che la Finanziaria manca di una norma secondaria di attuazione e soprattutto ad oggi non risulta individuata alcuna risorsa per l’attività di formazione.

L’unico elemento reale oggi rinvenibile è una bozza di circolare su un progetto pilota per la formazione linguistico-comunicativa della lingua inglese presentato dal Miur ai sindacati nazionali nel corso di un incontro tenuto a novembre 2004, a cui non hanno fatto seguito altre informazioni.

Si tratta di un progetto sperimentale che prevede l’attivazione di corsi gestiti a livello regionale finalizzati all’acquisizione di competenze linguistiche (e non all’insegnamento della lingua come prevede la finanziaria), indirizzati per la metà a docenti che non insegnano la lingua inglese e per la restante parte a docenti che la insegnano.

L’iniziativa formativa promossa dall’Ufficio Scolastico Regionale appare pertanto ingiustificata sul piano normativo, confusa sotto l’aspetto organizzativo, unilaterale sul versante delle procedure decisionali.

FLC CGIL, CISL e UIL Scuola di Potenza chiedono, con formale atto di diffida, che l’attività formativa venga annullata, che la nota n. 46 del 7/2/2005 venga sospesa e che sulla materia si apra un confronto con le OO.SS.

E ritengono anche non più tollerabile l’atteggiamento della Direzione Regionale che, su temi di estrema rilevanza quali la formazione e l’aggiornamento del personale, continua a sottrarsi alle relazioni sindacali, ormai sistematicamente disattese.

Quest’ultimo è solo l’ennesimo episodio che dimostra come l’autorefernzialità delle decisioni, la fregola di anticipare i contenuti di processi di “riforma” ancora non definiti, producono pericolose fughe in avanti, iniziative sconnesse ed incongruenti, e creano soltanto confusione nelle scuole e tra i lavoratori.

Potenza, 24 febbraio 2005

FLC CGIL Paolo Laguardia
CISL SCUOLA Luigi Errico
UIL SCUOLA Vitina Galasso

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