Il Ministro Moratti ha annunciato ciò che si sapeva già da mesi, ovvero che si candiderà a sindaco di Milano.
Ognuno è responsabile delle proprie scelte di stile.
Certo non può sfuggire che, mentre il prefetto Ferrante ha sentito il dovere di lasciare il proprio incarico prima di candidarsi, ciò non ha sfiorato il Ministro che, dice, manterrà il proprio ruolo.
Le campagne elettorali non coinvolgono direttamente il sindacato che, in quanto tale, si misura sui programmi e sulle scelte.
Noi ciò continueremo a fare, perché siamo strenui difensori della nostra autonomia.
Ma amiamo anche la verità.
Per questa ragione a Milano durante la campagna elettorale saremo assiduamente presenti per informare i cittadini di tutti i guasti prodotti nella scuola pubblica, nell’università, nella ricerca e nella cultura da chi si candida a sindaco di una città di rilievo come Milano.
A partire dalla constatazione, semplice ed inoppugnabile, che proprio le scuole pubbliche e le università milanesi hanno pagato prezzi salatissimi a questa politica del Ministro Moratti che ha colpito la qualità e sottratto consistenti risorse economiche.
Se oggi c’è ancora qualità è perché il disegno del Ministro Moratti è stato contrastato da un movimento amplissimo e di alto profilo.
E’ bene che i cittadini sappiano per poi decidere e noi racconteremo tutto, documentando ogni passaggio.
Roma, 16 dicembre 2005