Ancora una volta questo Governo prende di mira i lavoratori della scuola. Questa volta a farne le spese è il personale ATA e ITP transitato dagli Enti locali allo Stato.
Un emendamento al D.d.l. della finanziaria 2006 (149 quater) cancella il diritto al riconoscimento dell’intera anzianità per 80.000 lavoratori sancito prima da una legge (art. 8 L. 124/99) e ribadito poi da ripetuti pronunciamenti della Corte di Cassazione.
Infatti, se questo emendamento sarà convertito in legge avremo dei lavoratori che, a seguito di una sentenza della cassazione, conservano il diritto ad una retribuzione corretta secondo l’anzianità di servizio maturata, mentre ne avremo altre decine di migliaia che, in attesa di un analogo pronunciamento della cassazione, si vedranno cancellato definitivamente questo diritto subendo una perdita di svariati milioni di euro di retribuzione.
Per esclusiva e colpevole responsabilità del Governo, questi lavoratori per ottenere il diritto ad una giusta retribuzione e contestare una riduzione di circa 1500 euro annui sono stati costretti a un lungo contenzioso in sede giudiziaria che va avanti da cinque anni.
Siamo in presenza di una pesante deriva sul versante della legalità, in questo modo si consuma un vero e proprio sopruso. L’emendamento 149 quater è un provvedimento illegittimo dal punto di vista costituzionale che riduce il salario e crea disparità tra i lavoratori. Ne chiediamo il ritiro e nelle prossime ore insieme a Cisl e Uil daremo voce al nostro forte dissenso.
Roma, 14 dicembre 2005