La Federazione Lavoratori della Conoscenza chiede che la Finanziaria 2006 della Regione Basilicata preveda investimenti per migliorare la qualità del sistema scolastico ed interventi per favorire l’accesso allo studio per tutti i giovani.
L’investimento in cultura, nella Scuola, nell’Università e nella Ricerca serve a preparare una società più democratica, fondata sull’uguaglianza dei diritti, e più giusta.
Occorrono scelte politiche nette nel campo dell’istruzione e dell’educazione.
Una Scuola per tutti ed ognuno è possibile. Occorre innanzi tutto mettere in campo politiche forti nel campo della conoscenza e avere il coraggio di investire per il futuro della nostra Regione.
Occorre garantire a tutti e tutte il diritto all'istruzione e all'educazione permanente, rilanciare il valore pubblico del sapere.
La Basilicata è la regione italiana che ha il tasso più alto di ana-analfabetismo, cioè di analfabeti e di semi-analfabeti.
La nostra regione è in ritardo per quanto riguarda una seria politica di dimensionamento della rete scolastica e di differenziazione dell’offerta formativa.
Molti edifici non sono adeguati e tante sono le Scuole che non hanno una dotazione di laboratori e di palestre.
Nella precedente legislatura si è avviata, per ben due volte, la Conferenza sulla Scuola fallita miseramente perché non supportata da una buona fase di preparazione e di studio.
La nuova Giunta regionale, a distanza di alcuni mesi, non ha certo dato segni di vitalità, anzi abbiamo dovuto noi sollecitare l’unico incontro che abbiamo avuto con l’Assessore al ramo.
In quella occasione, abbiamo proposto di approfondire in incontri successivi le seguenti questioni:
Per questo la FLC Cgil, sindacato rappresentativo dell’intero ciclo della Conoscenza (università, formazione e ricerca), chiede di partecipare agli incontri che la Regione avrà sui temi della conoscenza con le Parti Sociali in vista della predisposizione della Finanziaria.
Nel quadro di vera emergenza in cui versa il Paese occorre un investimento in cui concretare le risorse e le scelte su scuola, università, ricerca e formazione.
La nostra Regione deve diventare un territorio che si caratterizza per essere un modello virtuoso da imitare altrimenti ci ridurremo ai margini dello sviluppo con ricadute che saranno drammatiche anche per i livelli di occupazione e della qualità di vita.
Occorrono precise linee di intervento e strategie che portino ad un sistema di formazione qualificato anche per gli adulti.
La FLC Cgil respinge la frammentazione prevista dalle norme costituzionali approvate nello spirito della devolution. Il sistema nazionale d’istruzione si realizza nel quadro della Costituzione in vigore: allo Stato spetta definire gli ordinamenti, gli indirizzi generali, la valutazione e la definizione degli standard formativi essenziali e alle Regioni l’organizzazione sul territorio e l’utilizzazione del personale.
In questo contesto la Regione Basilicata, per le competenze che la Costituzione le garantisce, deve elaborare in tempi brevi un Programma pluriennale di intervento in raccordo con la stessa Università della Basilicata per promuovere quella società della conoscenza in cui istruzione, formazione e ricerca sono ritenute centrali ai fini della crescita economica, dello sviluppo e della sua qualità.
Potenza 23.12.2005