Il 1° Congresso provinciale della FLC di Potenza esprime un giudizio fortemente negativo sulle politiche del Governo sulla scuola, la ricerca e l’università.
Negli ultimi anni si è registrato un attacco concentrico alle istituzioni del sapere ed al carattere preminentemente pubblico dell’istruzione e della formazione, un aggressione sistemica alla scuola, alla ricerca e all’università condotta all’insegna di comuni denominatori: taglio drastico delle risorse, economiche e di organico, neo-centralizzazione dei processi decisionali e dunque, come conseguenza, svuotamento dell’autonomia (delle scuole, degli atenei, dei centri di ricerca), da ricondurre ad un rigido controllo politico, in una logica di spoyl sistem sulle dirigenze; precarizzazione del lavoro, degli insegnanti e dei ricercatori; privatizzazione e mercificazione del sapere.
La scelta di costituire il sindacato della conoscenza è la risposta che la Cgil mette in campo per contrastare queste devastanti politiche.
Tenere assieme istruzione, formazione, innovazione, ricerca, è una scelta strategica, di grande prospettiva, per smontare questo modello e costruire le premesse per una ripresa complessiva del paese, fondata su nuove basi.
In una società in cui il livello qualitativo dei prodotti e dei fattori di produzione è direttamente proporzionale alla quantità di sapere e cioè di tecnologia, di intelligenza e di creatività incorporati, la conoscenza costituisce un valore aggiunto che aumenta la competitività delle specializzazioni produttive.
Oggi tutto il lavoro richiede sapere ed incorpora sapere.
E non sapere specialistico, ma sapere critico innanzitutto, capace di confrontarsi con la complessità e di misurarsi con essa.
Per questo è necessario rilanciare un’azione politica che metta al centro la conoscenza, che deve diventare diritto essenziale di ogni persona: conoscere significa saper competere, governare i processi, affermare i propri diritti e quindi poter costruire un proprio progetto di vita.
Per questo la conoscenza deve avere la caratteristica di Bene Comune, perché soltanto affermando il suo carattere pubblico e collettivo che essa diventa fattore di inclusione sociale e di uguaglianza sostanziale tra i cittadini, garante dei diritti di cittadinanza e delle libertà di ciascuno.
E se la conoscenza è un bene comune, essa dev’essere garantita a tutti, in una dimensione inclusiva e democratica dell’accesso al sapere, contro una deriva che vorrebbe farne una merce, un prodotto commerciabile, che vorrebbe ridurre l’istruzione in un fatto privatistico, a conduzione familiare, e quindi strumento di discriminazione e di disuguaglianza.
Il Congresso della Flc di Potenza chiede che si produca un rapido azzeramento ed un superamento definitivo della “riforma” Moratti, che ha introdotto una scuola (e un’università) ridotta nel tempo, svuotata pedagogicamente e didatticamente, svilita nella sua funzione valutativa, separata nei percorsi.
Alla deriva morattiana la Flc Cgil contrappone un modello di scuola, di ricerca e di università radicalmente diverso, fondato su scelte precise e forti discriminanti:
Su questi punti, che costituiscono il “Programma della conoscenza”, presentato a Roma a ottobre dello scorso anno dalla Flc e dalla Cgil, chiediamo che si avvii un grande dibattito nel paese, una discussione di merito sulle “cose da fare”, superando una sterile dialettica centrata esclusivamente sulla questione dell’abrogazione.
Il Congresso esprime grande apprezzamento per l’attività svolta negli ultimi 4 anni.
Sono stati anni di grande impegno, di una stagione di mobilitazione che ha visto la Flc di Potenza protagonista in tante iniziative, in centinaia di assemblee, nelle tante manifestazioni nazionali a cui ha partecipato e nelle numerose vertenze provinciali e regionali che ha saputo costruire.
Il sindacato è cresciuto, ha radicato e rafforzato la sua presenza sul territorio, nelle scuole e nelle camere del lavoro, ha aumentato sensibilmente il numero degli iscritti e dei consensi, con un grande risultato elettorale nella prima tornata di rinnovo della Rsu.
Questo risultato complessivo è il presupposto per la costruzione di una forte iniziativa regionale, che impegni il Governo lucano nella definizione di un programma di legislatura che sappia promuovere politiche integrate nei sistemi di istruzione e formazione.
La proposta della Flc di Potenza si basa su precise linee di intervento:
La proposta regionale sulla conoscenza contribuirà ad un rilancio delle politiche regionali sull’istruzione e la formazione, attraverso il potenziamento di tutti gli strumenti che favoriscono il diritto allo studio e il successo scolastico, e più in generale la realizzazione di un patto sulla scuola, la ricerca e l’università, discusso e concertato, che sia in grado di dare risposte concrete ai giovani lucani, offrendo loro un futuro con più opportunità, più diritti e più prospettive.
Il Congresso provinciale accoglie gli emendamenti presentati e demanda al Coordinamento regionale il compito di definire le modalità organizzative più opportune per una conduzione unitaria dell’iniziativa politica sulla scuola, l’università e la ricerca.