Si è tenuto oggi al MIUR il secondo incontro di informativa sugli organici del personale Ata per il prossimo anno scolastico 2005 -2006.
Rispetto al primo incontro che si è tenuto il 22 marzo, l’unica novità è l’ipotesi di rendere strutturali solo i tagli sull’organico dei collaboratori scolastici effettuati fino all’anno in corso (cioè non tutti i 9.600 tagli come chiede il Tesoro, ma solo i 6.400, e cioè il 2% di riduzione già fatta nei due anni scorsi, e quindi non gli ulteriori 3.200 del prossimo anno) con nuove modifiche alle tabelle rispetto a quelle già introdotte lo scorso anno (D.I. n. 11/2005). L’ulteriore riduzione dei 3.200 posti per il terzo anno verrebbe fatta utilizzando indicatori flessibili e non parametri tabellari rigidi. In pratica la modifica da introdurre non sarebbe più quella proposta nel precedente incontro, e cioè di decurtare un posto di collaboratore scolastico in tutte le scuole con numero di alunni < di 750 e > 200 (cioè di fatto tutte le scuole che non hanno subìto il taglio dello scorso anno che aveva riguardato quelle con un numero di alunni oltre 750), ma solo nei casi di scuole con un numero di alunni < di 750 e > di 526.
In pratica, rispetto ai parametri del DM n. 201/2000, sarebbero escluse dal “taglio strutturale” dei posti di collaboratore scolastico (per ora) solo le scuole con meno di 526. In pratica sarebbero escluse da tagli strutturali, per ora, solo le scuole più piccole che si trovano, per gran parte, su territori disagiati e in centri minori e quindi quasi sempre con molte sedi e/o plessi. L’obiettivo di ridurre gli ulteriori 3.200 posti verrebbe realizzato, come detto, con l’uso di indicatori, ma sempre con il mantenimento del tetto regionale invalicabile. In sostanza, nonostante i parametri ulteriormente peggiorati per stabilire l’organico spettante, non c’è certezza del diritto per le scuole perché comunque se si supera il tetto regionale complessivo si deve procedere a ulteriore taglio di posti.
La FLC Cgil, ha di nuovo espresso con molta nettezza la propria contrarietà alla politica dei tagli portata avanti da questo Governo con le varie finanziarie e con i provvedimenti attuativi della Legge 53/2003. Inoltre, a causa dei tetti regionali voluti dal Miur anche se non previsti dalle Leggi Finanziarie, questi i tagli di cui si parla andranno come è accaduto in passato ben oltre le 3200 unità previste e metteranno a dura prova la funzionalità delle scuole, la garanzia di assistenza all’handicap, la copertura del servizio soprattutto dove c’è il tempo pieno e tempo prolungato, e poi in modo particolare in quelle realtà in cui si registra, ormai da anni, un costante aumento del numero degli alunni.
La FLC Cgil ha denunciato la situazione al limite della possibilità di assicurare il diritto allo studio che si sta creando in molte scuole per effetto del taglio dei posti. E’ inaccettabile inoltre che a molti lavoratori vengono imposti orari e turni di servizio in totale dispregio delle regole e tutele contrattuali.
Una condizione ormai insopportabile, per il personale e per gli studenti, voluta da un governo che ha dimostrato di essere molto bravo ad impoverire la scuola pubblica e a ridurne la qualità.
Non è vero poi, come afferma l’amministrazione, che non sono previsti tagli negli altri profili, perché sempre più spesso si scaricano su questi (in particolare sugli assistenti tecnici) riduzioni che non si riescono a realizzare interamente sui collaboratori scolastici sempre per effetto dei tetti e della gestione flessibile (leggasi possibile compensazione tra diversi profili della dotazione organica assegnata) che le Direzioni Regionali posso attuare.
La FLC coerentemente a quanto rivendicato più volte, ha confermato le seguenti richieste:
Nel prossimo incontro ci verrà fornita la bozza di circolare con cui verrà trasmesso il prossimo decreto con tabelle annesse.
Roma, 31 marzo 2005