Alle RSU
Elette nelle liste di Cgil Cisl e Uil Scuola
della provincia di POTENZA
Caro/a delegato/a,
in questi giorni quasi tutti i Collegi dei docenti stanno decidendo l’organizzazione scolastica per l’anno scolastico appena iniziato.
Si tratta di decisioni importanti, per le evidenti implicazioni che rivestono sul versante dell’attuazione della Legge 53. Decisioni che avvengono in un clima di pesante intimidazione e che un Ministro sempre più in difficoltà sta cercando di orientare attraverso pressioni sui Direttori Regionali e sui Dirigenti Scolastici paventando interventi punitivi e repressivi come se l’autonomia scolastica fosse diventata un’infrazione disciplinare.
Noi continuiamo a ritenere che, se la Legge 53 è “legge dello Stato”, come ossessivamente ci viene ripetuto, e quindi va rispettata, vanno rispettate le norme che regolano l’autonomia scolastica, a partire dal Dpr 275, vale a dire la legge che ne ha regolato i vari istituti, e dal nuovo art. 117 della Costituzione, che è la prima e fondamentale Legge dello Stato, che, all’art.3, nel “fare salva l’autonomia scolastica", la preserva da qualsiasi intervento legislativo teso a comprimerla.
Per questo Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola continuano a sostenere l’azione di tutti quei Collegi che, rivendicando gli spazi dell’autonomia, stanno legittimamente deliberando di confermare l’attuale offerta formativa rinunciando a scelte involutive che riducono il tempo scuola, segmentano il curricolo e gerarchizzano il corpo docente.
Anche perché sulla figura del tutor (e sugli anticipi della scuola dell’infanzia) il Ministro, al di là della propaganda, ha finito col darci ragione. L’apertura della Trattativa all’Aran con un formale atto di indirizzo del Governo è un riconoscimento della nostra tesi e cioè che per introdurre questa figura occorre modificare il contratto nazionale, laddove stabilisce il profilo professionale dei docenti, l’orario di servizio, le attività funzionali all’insegnamento (artt. 24, 25 e 27 CCNL).
Pertanto, in assenza di una trattativa formalmente chiusa che introduca contrattualmente le nuove professionalità, le scuole non possono essere sollecitate a deliberare su figure ancora inesistenti ed in contrasto con l’attuale normativa contrattuale né tantomeno ad avviare percorsi formativi anticipatori di contenuti ancora da definire.
Né la questione può essere risolta, come pure qualche Dirigente Scolastico pensa di fare, prevedendo compensi a favore dei tutor a carico del fondo di istituto, che verrebbe “distratto” dalla sua finalità precipua che è quella di “compensare le prestazioni aggiuntive rese dal personale della scuola per sostenere il processo di autonomia ed ampliare e qualificare l’offerta formativa” (art. 83 CCNL).
Per tutte queste ragioni chiediamo alle Rsu di continuare a svolgere quel ruolo di presidio democratico dentro le scuole, facendosi portavoce con i colleghi, stimolando un dibattito vero nelle scuole, presentando mozioni. Occore che i Collegi dei docenti si riapproprino del proprio ruolo e rivendichino le proprie prerogative, che sono quelle dell’autonomia didattica e organizzativa, e non siano, come qualcuno vorrebbe, luoghi di mera ratifica.
Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola saranno al vostro fianco e sosterranno il vostro impegno con la propria organizzazione e, se necessario, anche con i propri uffici legali per difendere e tutelare i lavoratori della scuola da ogni tentativo di aggressione o di condizionamento.
Nell’augurarvi un buon anno scolastico, porgiamo un affettuoso saluto.
Potenza, 13 settembre 2004
Laguardia/Errico/Galasso