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Consigli da avvocato o sostegno al metodo delle intimidazioni e minacce?

Pubblichiamo il documento unitario del Coordinamento nazionale dei Dirigenti Scolastici Cgil, Cisl, Uil sui contenuti di un articolo apparso sul quotidiano “Italia Oggi” del 14 settembre 2004.

Roma, 20 settembre 2004

SU "ITALIA OGGI": CONSIGLI DA AVVOCATO O SOSTEGNO AL METODO DELLE INTIMIDAZIONI E MINACCE ?

Il contenuto intimidatorio e il tono minaccioso della nota ministeriale "riservata" del 30 giugno scorso, che alcuni solerti e compiacenti direttori degli Uffici scolastici regionali hanno girato- con inopportune aggravanti- ai Dirigenti Scolastici , sono stati immediatamente stigmatizzati e respinti dalle Organizzazioni Sindacali Confederali della scuola ed hanno provocato la ferma reazione del Coordinamento Nazionale dei Dirigenti scolastici CGIL CISL UIL , formalizzata nel comunicato unitario del 1° settembre u.s.

In tale comunicato abbiamo , tra l'altro, dimostrato sotto il profilo politico-sindacale e giuridico-istituzionale l'infondatezza degli interventi ministeriali e regionali, lesivi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche , irrispettosi del generale quadro normativo che disciplina nel suo complesso la vita e l'attività della scuola e incuranti delle prerogative contrattuali, riconosciute dal Governo e dal Ministro dell'Istruzione, ai cui esiti sono subordinate "…le modalità di svolgimento della funzione tutoriale…" (C.M. 29/2004, paragrafo 2.4), in base all'esplicito rinvio in tal senso operato, per comune volontà delle Parti, con l'art. 43 del CCNL Scuola stipulato il 24 luglio 2003.

Al successivo silenzio dell'Amministrazione , in attesa, appunto, dello sviluppo e della conclusione della trattativa, si contrappone invece uno stonato e inopportuno intervento dell’Avvocato Giuseppe Pennisi, che è anche consulente legale dell'A.N.P., ospitato su Italia Oggi del 14 settembre u.s., nel corso del quale si evidenziano contenuti e procedure sanzionatorie nei confronti dei Docenti che opponessero rifiuto all'avvenuta assegnazione , con atto impositivo, della funzione tutoriale , nonché i rischi ai quali si esporrebbero i Dirigenti Scolastici che non procedessero all'adozione degli "… adempimenti necessari per l'attuazione della normativa" o la ritardassero "… al punto di annullarne gli effetti".

Sotto le paludate parvenze di un ragionamento tecnico-giuridico, viene invece veicolato un minaccioso e partigiano messaggio, del tutto consonante, peraltro, con le "veline" ministeriali e le posizioni ufficiali assunte dell'Associazione di cui è consulente: "Attenzione! Il tutor è legge. Qualsiasi comportamento messo in atto dai Docenti contro la sua immediata ed obbediente attuazione è sanzionabile sul piano disciplinare. Conseguenze ancora più gravi incombono sui Dirigenti Scolastici, le cui responsabilità disciplinari vengono inglobate dalla responsabilità di risultato e sono rilevabili, … ai fini della valutazione dell'opportunità di persistenza dell'incarico"

Sintomatico il riferimento alla "valutazione fiduciaria" dell'affidamento dell'incarico dirigenziale, a sostegno della tesi per cui la (presunta) mancata attuazione delle "finalità delineate dall'amministrazione" costituirebbe condizione sufficiente alla revoca anticipata dell'incarico stesso. Riferimento congruente solo sul piano meramente teorico e del tutto formale, che non tiene conto di alcune circostanze di fatto, a partire dalla mancata definizione del modello e delle procedure valutative. Modello e procedure, peraltro, al momento non ancora definite proprio per il carattere sanzionatorio e punitivo contenuto in una proposta ministeriale decisamente rifiutata dai Dirigenti Scolastici aderenti alle Organizzazioni Sindacali Confederali e allo Snals.

In conclusione, rinveniamo solo carattere intimidatorio e di minaccia, oltre che intendimenti di vero e proprio "fiancheggiamento" di talune posizioni politiche e sindacali, nelle argomentazioni “giuridiche” di cui stiamo parlando , che non possono superare i seguenti dati di fatto.

Il Dirigente Scolastico che , in assenza degli esiti finali della sequenza contrattuale ex art. 43 dell'ultimo CCNL SCUOLA, non attiva il tutor:

Tale è il comportamento corretto, "da Dirigente" che si assume le sue responsabilità in ordine ai risultati e non da mero esecutore di ordini e Circolari; tale legittimo comportamento troverà da parte delle nostre Organizzazioni Sindacali , come già formalmente notificato al Ministro Moratti attraverso la lettera unitaria del 10 settembre u.s., ogni tutela, anche legale, che dovesse rendersi necessaria rispetto ad eventuali iniziative dell’Amministrazione, a tutti i livelli, rivolte contro Docenti e Dirigenti.

COORDINAMENTO NAZIONALE UNITARIO DIRIGENTI SCOLASTICI

FLC Cgil - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA

Roma, 20 settembre 2004
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