Al Vicepresidente del Consiglio dei Ministri - On.le Gianfranco Fini
Al Ministro della Funzione Pubblica - Avv. Luigi Mazzella
Al Ministro dell’Istruzione - D.ssa Letizia Moratti
Loro Sedi
Roma, 4 ottobre 2004
Oggetto: Stato giuridico e diritti degli insegnanti della scuola (T.u.C. 4091 e abb.)
In questi giorni la VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera ha ripreso l'esame della Proposta di Legge Napoli/Santulli, riguardante “Stato giuridico e diritti degli insegnanti”.
Con il testo in discussione si interviene in modo unilaterale sulle materie demandate alla contrattazione, riducendone il ruolo e la titolarità, come d’altra parte si afferma nella relazione di accompagnamento, e si espropria il ruolo di rappresentanza e di tutela dei lavoratori proprio delle OO.SS., per giunta modificando unilateralmente sedi e funzioni degli organismi di rappresentanza dei lavoratori oggi definiti con le RSU.
Inoltre si prevede un meccanismo di assunzione diretta degli insegnanti da parte delle scuole che contrasta gravemente con l’art.97 della Costituzione.
L’articolato, attraverso una minuziosa, dettagliata e burocratica definizione legislativa dello stato giuridico, riserva alla legge e, da questa, ad una delega amplissima e di incerta natura, materie che vanno dalla formazione iniziale e in servizio, agli inquadramenti, alle progressioni di carriera e alla retribuzione "per merito".
Le scriventi Organizzazioni Sindacali non possono condividere nel modo più assoluto simile scelte che, attraverso un'operazione di ripristino del regime pubblicistico e di conseguente trasformazione del rapporto di lavoro dei soli docenti che tornerà così ad essere gestito unilateralmente dall'Amministrazione, perseguono l'obiettivo di eludere la Costituzione e di violare quegli stessi impegni assunti dal Governo con l’Intesa sottoscritta il 4 febbraio 2002 con le Confederazioni.
E’ evidente che se l’articolato venisse approvato risulterebbero minate alla radice la libertà d'insegnamento, costituzionalmente garantita, e l’autonomia professionale dei docenti nonché le legittime prerogative e degli inviolabili diritti di rappresentanza e di tutela dei lavoratori della scuola.
Per questo non esiteremo a mettere in campo in tutte le sedi e a tutti i livelli, ogni possibile azione di opposizione e contrasto. Una prima scadenza in questa direzione è rappresentata dalla proclamazione unitaria della mobilitazione della Categoria, destinata a concludersi con lo sciopero generale dei lavoratori della scuola.
Nonostante l’Intesa del 4 febbraio 2002 e nonostante il più volte ribadito impegno del Ministro Moratti ad intervenire sul Parlamento onde evitare ogni atto o intervento sul terreno proprio della contrattazione, la discussione del Progetto di Legge avanza con un ritmo incalzante allo scopo di arrivare ben presto in Aula.
La situazione presenta un profilo di gravità tale e prefigura tali pesanti ricadute sul versante delle relazioni sindacali generali nonché sulla prossima stagione contrattuale del pubblico impiego che Vi chiediamo un incontro urgente per definire adeguate soluzioni alla problematica esposta.
Si resta in attesa di riscontro.
CGIL Giampaolo Patta; CISL Annamaria Furlan Antonino Sorgi; UIL Antonio Foccillo
FLC CGIL Enrico Panini; CISL Scuola Francesco Scrima; UIL Scuola Massimo Di Menna