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Articolo 43: il Ministero ci prova!

Nel corso dell’incontro di ieri, 20 ottobre, all’Aran per la trattativa aperta in base all’articolo 43 del CCNL è stato consegnato alle organizzazioni sindacali un nuovo testo di articolato che, nella sostanza e nella struttura, ripercorre i due precedenti.

Le poche, sfumate e quasi impercettibili modifiche introdotte ne conservano le contraddizioni e riescono quasi a peggiorarne le ambiguità, irrigidendole senza risolverle.

La Flc Cgil, nel suo intervento, ha puntigliosamente ripercorso, punto per punto, le osservazioni già ampiamente sollevate nel corso degli incontri precedenti, né avrebbe potuto essere diversamente, vista la bozza di articolato e i problemi sui quali l’Aran non si decide a fare un salto vero che porti ad affermare, in modo chiaro e trasparente, che tutte le funzioni che si vorrebbero affidare ad una sola persona oggi competono a tutti i docenti e che, pertanto, tutti sono tutor.

Restano dunque tutte le pregiudiziali che abbiamo sollevato e si riconferma la distanza tra la proposta e le nostre richieste.

Alla sua terza stesura il testo conserva inalterata la pretesa dell’amministrazione, come parte datoriale, di definire un contratto a validità limitata, in vigore per un solo anno scolastico, quello in corso. Evidente l’effetto: terminata la validità annuale del contratto ritornerebbero in vigore le norme legislative!

Infatti, le norme scritte, che tra l’altro intervengono sul rapporto di lavoro, sarebbero quindi transitorie e destinate a decadere, riportando ogni scuola nella stessa confusione normativa già vissuta all’inizio dell’anno.

Le organizzazioni sindacali, tutte, hanno respinto la proposta di contratto “ponte” e riconfermato la disponibilità a trattare per un contratto che resti in vigore fino a quando sarà rinnovato.

Per la Flc Cgil è davvero grave questa ostinazione a non voler riconoscere la competenza del tavolo negoziale a regolare il rapporto di lavoro, chiaramente affidato alla contrattazione dal Dlgs.165/2001 e, fatto altrettanto grave, la validità del contratto nazionale in vigore.

Ad ogni nuova stesura di articolato l’Amministrazione continua ad offrirci la stessa minestra, una funzione tutoriale “ flessibile e sperimentale” che non significa nulla in termini negoziali mentre la Flc Cgil ha sostenuto ripetutamente che queste prestazioni appartengono al profilo di tutti i docenti e non si può affidare ad un solo insegnante.

Insomma per l’amministrazione il tutor s’ha da fare, costi quel che costi, ed al massimo si può concedere un anno per sperimentarlo, e per ottenere il risultato è considerato lecito ignorare le regole della contrattazione, violare le prerogative decisionali degli organi collegiali, imbavagliare l’autonomia scolastica.

Sulla scuola dell’infanzia i problemi, se possibile, sono aggravati perché l’articolato proposto non offre soluzioni ma vorrebbe far intendere che si sta trattando sugli anticipi, questione priva di ogni fondamento.

Al termine dell’incontro l’Aran si è riservata alcune verifiche prima di procedere ad una nuova convocazione.

Roma, 21 ottobre 2004

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