La Finanziaria ''si prefigura come una dichiarazione di guerra contro la scuola pubblica e contro il sapere del nostro Paese''.
Lo afferma il segretario generale della FLC Cgil Enrico Panini commentando il contenuto dell'emendamento fiscale su cui la Cdl sta discutendo. ''Pensare di ridurre il numero dei lavoratori dell'istruzione per abbassare il prelievo fiscale - osserva il sindacalista - e' come decidere di affrontare il futuro del nostro Paese scomemttendo sull'incremento dell'incultura e del disagio''.
Panini ricorda quindi che il ministro Moratti, rispondendo allo sciopero del 15 novembre, aveva dichiarato che il taglio del 2% agli organici della scuola era inaccettabile assicurando altresi' di aver ottenuto precise garanzie dal consiglio dei ministri, e in particolare dal ministro Siniscalco, che a cio' non si sarebbe arrivati.
''Anche in questo caso - fa notare Panini - siamo di fronte alle solite affermazioni alle quali non fa da riscontro alcuna reale conseguenza sul piano pratico. Per il Governo Berlusconi questo Paese, in cambio di un euro in meno di tassazione - conclude il sindacalista - puo' tranquillamente disinvestire sulla cultura''.
Tagli per gli organici della scuola, sia sul personale docente che non docente, per un complessivo 2% per i bienni 2005/2006 e 2007/2008, rispetto alla dotazione del biennio 2004/2005.
Lo prevede la bozza dell'emendamento fiscale su cui la Cdl sta discutendo.
I tagli corrispondono a un totale di 500 milioni in due anni, 200 per il 2006 e 300 per l'anno successivo.