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Fisco:
una dichiarazione di guerra alla scuola pubblica

Comunicato stampa di Enrico Panini
Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

L’emendamento fiscale che il Consiglio dei Ministri si appresta ad approvare si configura come una vera e propria dichiarazione di guerra contro la scuola pubblica e contro la cultura nel nostro Paese.

Finanziare la riduzione delle tasse tagliando il numero dei lavoratori dell'istruzione (con tutto ciò che questo comporterà sul versante del funzionamento quotidiano della scuola) rappresenta un inno all’ignoranza.

Per il futuro del nostro Paese la ricetta del Governo è meno tasse e più incultura, più disagio nei giovani, maggiori discriminazioni.

Il Ministro Moratti, rispondendo alle rivendicazioni dello straordinario sciopero del 15 novembre del mondo della scuola, aveva definito l’annunciato taglio del 2% agli organici della scuola come “… inaccettabile ...” e si era spesa in rassicuranti promesse che a ciò non si sarebbe arrivati avendo ottenuto, al riguardo, precise garanzie.

Ancora una volta siamo di fronte alle solite affermazioni rassicuranti alle quali non fa da riscontro alcuna reale conseguenza sul piano pratico.

Inaccettabile è, inoltre, l’ipotesi di rinviare il rinnovo dei contratti scaduti scegliendo, così, di impoverire i lavoratori.

Il 30 novembre saremo in piazza con gli altri lavoratori per protestare con durezza contro queste scelte.

Non mancheremo, con Cisl Scuola e Uil Scuola, di mettere in azione ulteriori iniziative di sciopero se il Governo confermasse le sue scelte dissennate.

Roma, 26 novembre 2004

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