Nuove istituzioni a Matera e a Maratea

Quali procedure ha seguito la Giunta regionale?

La posizione del Coordinamento Regionale e dei Dirigenti Scolastici della Cgil Scuola della Basilicata, in merito all’istituzione di due nuovi indirizzi di scuola secondaria di secondo grado, rispettivamente a Matera ed a Maratea.

Si è appreso di recente dai CSA di Matera e di Potenza che, insieme all’istituzione del secondo Liceo Scientifico nella città di Potenza, da più parti richiesta e - unica forse - ormai improcrastinabile, si aggiunge alle scuole superiori della regione un Istituto Tecnico Aeronautico a Matera ed un Liceo Artistico a Maratea.

Si tratta di esecuzioni di delibere assunte dalla Giunta regionale, sicuramente rispondenti a richieste ed esigenze manifestate dai territori, possibilmente funzionali ad una più ricca, articolata, efficace distribuzione dell’offerta formativa in entrambe le province.

Sin qui, nulla da obiettare, se lo scopo è migliorare la quantità e la qualità delle opportunità di studio, tanto nei contesti cittadini che in periferia.

Qualche interrogativo, tuttavia, vorremmo porlo.

Il primo, il più ovvio. Sono gli unici nuovi indirizzi a suo tempo previsti dalle delibere consiliari provinciali e regionale in vista del prossimo piano di riorganizzazione? Sembra proprio di no.

E dunque come mai per alcune richieste si è deciso di accelerare tempi e saltare procedure e per altre, pur regolarmente approvate dai competenti Enti Locali, si è deciso di rinviare ad altro anno scolastico, si presume coincidente con i tempi previsti per la messa a punto del nuovo piano di dimensionamento? Come si è deciso  ed  in che modo sono state stabilite le priorità e le necessità?

Ed ancora, un  interrogativo di natura sostanziale. La Conferenza Regionale sulla scuola  non aveva forse tra le proprie finalità quella di contribuire a delineare un quadro progettuale del sistema scolastico e formativo il più possibile articolato e rispondente ai bisogni, alle sfide ed agli scenari posti da una società, locale e globale, nella quale le risorse umane sono centrali e fanno la differenza?

Che senso ha adottare provvedimenti che diano risposte ad alcune esigenze territoriali, più o meno legittime, lasciandone altre inspiegabilmente da parte. Il risultato è che si “accontentano” alcuni, scontentando quasi tutti.

La costruzione di un sistema formativo organico e di qualità nella nostra regione meriterebbe piuttosto procedure più trasparenti e politiche di più largo respiro, possibilmente lontane da vecchie logiche che non rimpiangiamo affatto.

Potenza 25 febbraio 2004

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