Incontro
Regione Sindacati sui
Percorsi
sperimentali di istruzione e formazione
Lunedì 3 maggio alle ore 16 e 30, le
Organizzazioni sindacali confederali e Scuola di CGIL - CISL – UIL
hanno avuto un incontro con l’Assessore regionale alla Formazione
Collazzo sui Percorsi sperimentali di istruzione e formazione
professionale.
Le Organizzazioni Sindacali avevano chiesto
l’incontro non appena erano venute a conoscenza di un mega
progetto attuativo dell’Accordo di programma Regione – MIUR del 12
dicembre, in quanto dalle scarne notizie ufficiose raccolte
sembravano disattesi i principi normativi confermati nell’Accordo.
All’incontro per la Regione hanno partecipato:
l’Assessore Collazzo e il Dirigente Toscano; per la CGIL: Vaccaro
e Liscio; per la CISL: Errico e Arenella; per la UIL: Guglielmi.
Il Dirigente Toscano ha avviato la riunione
ricordando che l’Intesa con il MIUR è stata resa necessaria per
l’improvvida abrogazione della legge n.9/1999 che aveva esteso
l’obbligo scolastico al biennio della Scuola superiore.
La riduzione dell’obbligo avvenuta con
l’approvazione della legge 53 ha determinato un vuoto legislativo
che ha portato all’abbandono del percorso scolastico da parte di
alcuni giovani subito dopo il conseguimento della licenza media.
Le Regioni hanno deciso di intervenire per
fronteggiare l’emergenza nell’attesa del decreto che dovrebbe
definire il diritto dovere all’istruzione e alla formazione per
evitare che aumentino i quattordicenni che non frequentano alcun
corso né di istruzione né di formazione.
Purtroppo il progetto pervenuto alla Regione
non rispetta i contenuti dell’Accordo, nonostante l’Ufficio si sia
già attivato a richiederne una ridefinizione.
In particolare il Progetto prevede
l’allargamento dell’utenza ai diciassettenni e diciottenni che
devono essere oggetto di altri interventi formativi.
Pertanto la Regione non ha approvato (e non
intende farlo!) il progetto sui Percorsi integrati sperimentali.
Le Confederazioni hanno convenuto che il
Progetto non può essere accolto sottolineando l’esigenza di
intervenire esclusivamente sul bacino d’utenza previsto e cioè
individuando i giovani che essendosi iscritti alle scuole
superiori sulla base della normativa in vigore a gennaio con
l’approvazione della legge Moratti sono stati abbandonati a se
stessi.
L’Accordo è rispettoso dell’autonomia
scolastica infatti in esso viene affermato che i percorsi
formativi devono essere attivati dalle Istituzioni scolastiche che,
in convenzione con le Agenzie provinciali per la formazione, devono
proporre i progetti alla Regione Basilicata per l’ammissibilità.
Le Istituzioni Scolastiche programmano i nuovi
percorsi ampliando i curricoli scolastici integrando il Piano
dell’Offerta Formativa nel rispetto delle norme legislative in
vigore (DPR 275/1999 e DM 234/2000).
Le Confederazioni hanno convenuto, inoltre, che
gli altri interventi sull’apprendistato e sull’obbligo formativo
siano oggetto di un progetto specifico curato direttamente
dall’agenzie preposte.
I Sindacati Scuola si sono detti pienamente
d’accordo con quanto dichiarato dalle proprie Confederazioni e
hanno sottolineato gli aspetti negativi degli atti della Direzione
regionale.
La Direzione non ha rispettato le norme
contrattuali sulle relazioni sindacali, decreti e circolari sono
state inviate alle Scuole senza il rispetto degli istituti
contrattuali della partecipazione, della concertazione e delle
intese, analogamente alcuni Dirigenti Scolastici hanno tentato di
infrangere diritti contrattualmente garantiti (contrattazione con
le RSU e mobilità territoriale).
E tutto questo è avvenuto senza l'approvazione
della Regione!
L’autonomia delle Istituzioni scolastiche è
garantita dalla Costituzione e non è possibile che il MIUR possa
ritenere di intervenire con note e circolari a ridurne la portata.
In particolare i Sindacati ritengono che:
-
la costituzione di una rete fra Istituzioni
Scolastiche non possa essere imposta per decreto, debba essere frutto di una
loro autonoma decisione;
-
le prerogative degli organi collegiali
debbano essere garantite senza forzature;
-
i diritti individuali e collettivi non
possano essere calpestati.
La realizzazione dei percorsi integrati è
attuabile esclusivamente “attraverso la sottoscrizione di
apposita convenzione fra le istituzioni scolastiche e le Agenzie
Provinciali per la Formazione accreditate dalla Regione
Basilicata.
Il monitoraggio e la valutazione dei progetti è
affidato al Comitato Tecnico di monitoraggio nominato dal Comitato
di Coordinamento Regionale per l’attuazione delle Deleghe di cui
agli articoli 138 e 139 del D.Lgs 112/98 istituito con DGR n. 908
del 26/5/2003.
La Regione non ha delegato ad alcuno il compito
di coordinare gli interventi e le Istituzioni Scolastiche a loro
volta non hanno delegato ad altri la presentazione dei progetti di
loro competenza.
Infine i Sindacati hanno sottolineato che si
deve tener conto che non ci sono i tempi per attivare gli
interventi formativi nello scorcio di anno scolastico restante: la
modifica del POF deve essere approvata dagli Organi collegiali
(Collegio dei docenti e Consiglio d’Istituto) e un progetto deve,
comunque, garantire un monte ore di attività formative sufficiente
per conseguire i risultati attesi.
L’Assessore Collazzo nel concludere l’incontro
ha confermato che le osservazioni espresse dagli intervenuti sono
pienamente condivisibili e che il progetto non verrà approvato.
Sarà a breve fissato un incontro
con la Direzione Scolastica, con le Agenzie provinciali e con le
Organizzazioni Sindacali. |