MANIFESTAZIONE NAZIONALE
Roma - Sabato 15 maggio
ore 14.00 – Piazza della
Repubblica
TAGLI,
PRECARIZZAZIONE E PRIVATIZZAZIONI
FERMARE LA MORATTI E’ POSSIBILE
|
PER L’ABROGAZIONE DELLA “RIFORMA” MORATTI DELLA SCUOLA |
|
PER IL RITIRO DEL DECRETO ATTUATIVO DELLA SCUOLA MATERNA,
ELEMENTARE E MEDIA |
|
PER FERMARE I DECRETI SULLA SCUOLA SUPERIORE |
|
PER BLOCCARE LE POLITICHE DEL GOVERNO CONTRO L’UNIVERSITÀ E
LA RICERCA |
|
PER IL DIRITTO ALLO STUDIO E L’ACCESSO AI SAPERI |
|
CONTRO LA PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO E I TAGLI DEGLI
ORGANICI E DEL SOSTEGNO |
|
PER L’AUMENTO DEI FINANZIAMENTI E LA QUALITA’ DELLA SCUOLA,
DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA PUBBLICA. |
Il Coordinamento nazionale in difesa del Tempo Pieno e prolungato,
i Coordinamenti e Comitati cittadini di genitori e lavoratori/trici
della scuola e dell’università di tante città, ritengono di
fondamentale importanza, prima della fine di un anno scolastico
caratterizzato da grandi lotte in difesa della scuola pubblica e
contro le leggi di “riforma” della scuola e dell’università e i
relativi decreti applicativi, di indire un’ulteriore grande
manifestazione nazionale da tenere a Roma il 15 maggio 2004.
I coordinamenti ed i comitati invitano tutte le associazioni,
forze politiche e sindacali che intendono battersi per la
cancellazione delle leggi di “riforma” della scuola e
dell’università ad aderire e partecipare.
Questa mobilitazione dovrà riaffermare e rendere visibile tutta
l'opposizione del mondo della formazione, dalla scuola
dell’infanzia all’università, al progetto del ministro Moratti e
fungere da punto di riferimento ed appoggio alla pratica di
rifiuto capillare degli aspetti distruttivi della “riforma” che
sta crescendo in questi giorni nella scuola e nell’università.
E' importante che dalle singole scuole e dalle università venga un
chiaro messaggio: le riforme Moratti si possono fermare!
Vogliamo un’istruzione e ricerca pubblica di qualità, fondata
sulla libertà di insegnamento e di ricerca. Per questo occorre una
battaglia forte e decisa contro i tagli disposti dalle
finanziarie, che aprono le porte alla competizione privatistica, è
indispensabile ottenere l’immissione in ruolo dei precari su tutti
i posti disponibili; per dare continuità e stabilità al lavoro
delle scuole e dell’università, dove bisogna ottenere lo sblocco
del turn-over e l'assunzione di almeno 20000 nuovi ricercatori,
vanno infine respinti i processi di regionalizzazione, anche per
la difesa dell’istruzione tecnica e professionale.
Vogliamo che sia riconosciuto il diritto dei bambini, dei ragazzi
e dei giovani ad un’istruzione di qualità per tutti, con un
innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni, anche per evitare
scelte precoci, che possono solo rinforzare le differenze sociali
esistenti.
I coordinamenti ed i comitati sono consapevoli che a questo punto
è più che mai necessario un allargamento ulteriore
dell'opposizione alle controriforme Moratti e che la difesa del
tempo pieno, come modello di scuola e di società, pur restando un
tassello fondamentale e centrale deve entrare a far parte di una
piattaforma più generale che veda il coinvolgimento di tutti gli
ordini di scuola e dei diversi livelli d’istruzione.
Con
questo obiettivo i coordinamenti promuovono da subito la
formazione di un "comitato organizzatore del 15 maggio"
che veda la partecipazione attiva di tutte quelle
associazioni ed organizzazioni che vorranno riempire di
contenuti la piattaforma della giornata ed attivarsi
concretamente per farla riuscire al meglio.
Promuovono
Coordinamento Nazionale in difesa del Tempo pieno e prolungato;
Coordinamento in difesa del Tempo pieno e prolungato di Bologna;
Coordinamento Scuole Roma
Coordinamento in difesa del Tempo pieno e prolungato di Genova;
Coordinamento in difesa del Tempo pieno e prolungato di Venezia
Coordinamento genitori-insegnanti, Firenze;
Coordinamento di Verona;
Coordinamento scuole a tempo pieno e tempo prolungato di Padova;
Coordinamento Genitori nidi, materne, elementari e medie di
Torino;
Coordinamento Livorno-Rosignano-Collesalvetti per la Difesa della
Scuola Pubblica
Coordinamento a difesa della scuola pubblica di Bari;
Coordinamento a difesa della scuola pubblica di Napoli;
Coordinamento a difesa della scuola pubblica di S. Giorgio a
Cremano (Na)
Comitato per la difesa e la valorizzazione del tempo pieno e
prolungato di Trieste;
Comitato spontaneo in difesa del tempo pieno della Muggia (TS);
Comitato provinciale in difesa del Tempo pieno e della Scuola
Pubblica – Pesaro e Urbino-;
Parma
(“La Scuola siamo noi”);
Comitato di Pavia;
Comitato provinciale scuola pubblica Modena;
Co.Ci.Se. Coordinamento Genitori Scuola Settimo Torinese (To);
Comitato veneziano per la difesa della scuola pubblica;
Comitato Versiliese per la difesa della scuola pubblica statale;
Comitato genitori/insegnanti per la difesa della scuola pubblica
Pisa;
Comitato a difesa della scuola pubblica di Recanati
Aderiscono
Arci
Legambiente
Cesp
– Centro Studi per la Scuola Pubblica
MCE (Movimento di Cooperazione Educativa)
CGD (Coordinamento Genitori Democratici)
CIDI (Centro di iniziativa Democratica degli Insegnanti)
FNISM
LIBERA
RNRP (Rete Nazionale Ricercatori Precari)
UDS
(Unione degli Studenti)
Studenti punto Net
Rete
studentesca
Carpi
(Città Futura)
Associazione Nazionale “Per la Scuola della Repubblica”
Associazione Nazionale Autori Cinematografici (ANAC)
Fondazione “Cinema nel presente”
Associazione “UNIcorno-l’AltrascuolA”
Associazione LEND (Lingua e Nuova Didattica)
UDU
Transform
Patto
per la scuola e l’università
Aprile
FLC/CGIL
(CGIL-Scuola Snur-CGIL)
COBAS
CISL/Scuola
Unicobas
Cub
Scuola
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione dei Verdi
Democratici di Sinistra
Partito dei Comunisti Italiani
La
Margherita
Movimento repubblicani europei
Italia dei valori
Rivista Ecole
Liberazione
Insegnare |