Immissioni in ruolo – quasi fuori dal tunnel?
Il percorso
di riconversione in legge del decreto legge 97/04, ha prodotto
oggi un risultato decisamente positivo e di controtendenza
rispetto all’andamento imposto dalla politica scolastica di questa
maggioranza.
Abbiamo
continuato per due anni a invocare, nel deserto, assunzioni in
ruolo regolari allo scopo di riconoscere sacrosanti diritti ai
precari e nel contempo stabilizzare rapporti di lavoro la cui
continuità non può che produrre un effetto positivo sulla qualità
della scuola.
I dati
ufficiali danno 160.000 posti vacanti e la miseria delle 15.000
immissioni in ruolo promesse, non scalfiscono minimamente l’alta
precarizzazione che ne deriva.
L’emendamento approvato oggi, su iniziativa dell’opposizione,
impegna il governo ad emanare un piano pluriennale di assunzioni a
tempo indeterminato che, entro tre anni, copra tutti i posti
vacanti e disponibili.
Il piano
deve essere adottato entro il 31 gennaio 2005, e per la sua
attuazione deve essere previsto specifico finanziamento nella
legge finanziaria.
Le
commissioni parlamentari competenti devono esprimere parere entro
30 giorni dalla data di trasmissione, dopo di che il governo,
sulla base dei vincoli imposti dall’art. 81 della Costituzione
(“Ogni altra legge che importi nuove e maggiori spese deve
indicare i mezzi per farvi fronte”), ritrasmette alle commissioni
parlamentari il testo con eventuali elementi integrativi di
informazione, per i pareri definitivi da esprimere entro 30 giorni
dalla data di trasmissione.
Questi posti
dovranno servire per immettere in ruolo almeno una parte della
schiera di precari che languiscono nelle graduatorie, prima che il
nuovo sistema di reclutamento contenuto nel decreto attuativo
dell’art. 5 della legge 53/03, modifichi i termini delle
assunzioni.
Un percorso
ancora lungo dunque e non completamente garantito, visti gli
ostacoli che deve ancora superare, tuttavia un risultato molto
apprezzabile di una battaglia che non ci siamo mai stancati di
condurre, convinti che questo rappresenti l’elemento più
significativo nella difficile battaglia dei precari.
Di
seguito pubblichiamo il testo dell’emendamento.
Dopo
l’articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1-bis
- Con
decreto del Ministro dell’Istruzione, della ricerca e
dell’università, di concerto con i Ministri della funzione
pubblica e dell’economia e delle finanze, è adottato, entro il
31 gennaio 2005, nel rispetto di quanto previsto dal comma 2, un
piano pluriennale di nomine a tempo indeterminato che, nel corso
del prossimo triennio, consenta la copertura dei posti
disponibili e vacanti.
-
All’attuazione del piano di cui al comma 1 si provvede mediante
finanziamenti da iscrivere annualmente nella legge finanziaria.
- Lo schema
di decreto di cui al comma 1 è trasmesso alle Camere, corredato
di relazione tecnica, ai fini dell’espressione dei pareri da
parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia e
per le conseguenze di carattere finanziario, che sono resi entro
trenta giorni dalla data di trasmissione del medesimo schema di
decreto.
- Entro i
trenta giorni successivi all’espressione dei pareri, il Governo,
ove non intenda conformarsi alle condizioni ivi eventualmente
formulate, esclusivamente con riferimento all’esigenza di
garantire il rispetto dell’articolo 81, quarto comma, della
Costituzione, ritrasmette alle Camere i testi, corredati dai
necessari elementi integrativi di informazione, per i pareri
definitivi alle Commissioni competenti, che sono espressi entro
trenta giorni dalla data di trasmissione.
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