Appello per lo sciopero generale del 21 maggio
Carissime iscritte e cari
iscritti,
come ormai molti di voi già
sapranno, nonostante le lentezze dell’amministrazione
nell’informare e l’oscuramento messo in atto da diversi mezzi di
informazione, venerdì prossimo è convocato uno sciopero generale
per l’intera giornata promossa dalle Confederazioni Cgil, Cisl e
Uil e dai sindacati di categoria.
Sempre nello stesso giorno a
Piazza San Giovanni, a Roma, la piazza degli eventi politici che
contano, si terrà una manifestazione nazionale che vedrà la
presenza di oltre 400.000 persone ed i comizi conclusivi dei
segretari generali Epifani, Pezzotta ed Angeletti.
Le ragioni dello sciopero
generale sono presto dette.
Vanno chiusi contratti scaduti
dal lontano gennaio 2002 e sui quali pesa sempre più
drammaticamente la latitanza del Governo.
Mancano buona parte delle risorse
necessarie per aprire le trattative sul biennio economico 2004 e
2005.
Questi fatti, se non si cambia
decisamente registro, determineranno l’impoverimento concreto di
milioni di persone tartassate ogni giorno dall’aumento dei prezzi
e delle tariffe.
Contemporaneamente, i sindacati
confederali chiamano allo sciopero contro le politiche di
privatizzazione del Governo che colpiscono duramente i nostri
settori; contro tutte le ingerenze per legge su materie sulle
quali decide il contratto (come nel caso del tutor); per invertire
una politica economica micidiale e fallimentare che fa esplodere
la precarizzazione del lavoro, taglia le risorse economiche ed
organiche delle scuole, delle università e degli enti di ricerca.
Questi sono i principali
obiettivi.
Ad essi si è aggiunta, in questi
giorni, la protesta contro la delega recentemente approvata dal
Senato che riduce drasticamente i trattamenti pensionistici dei
lavoratori della scuola, dell’università e della ricerca.
Lo sciopero si colloca in un
periodo complicato per i nostri settori, pieno di adempimenti
conclusivi dell’attività, in un anno denso di iniziative di lotta
e di mobilitazioni, gremito di battaglie per contrastare le
controriforme e la riduzione di risorse.
In mezzo a queste oggettive
difficoltà c’è anche chi cerca di convincere che i temi sui quali
chiamiamo allo sciopero non sono importanti o, addirittura,
sarebbero secondari.
Le condizioni che sono sotto gli
occhi di tutti sono tali che non vale la pena di distrarsi nel
rispondere a queste argomentazioni.
Mi preme dire, invece, che la
situazione è davvero grave perché il Governo intende colpire
duramente i lavoratori e, fra questi, i lavoratori pubblici.
O avremo la forza di far cambiare
adesso i contenuti del DPEF sul quale si costruisce la Finanziaria
o a settembre sarà molto dura.
Per queste ragioni mi rivolgo a
voi tutti per chiedervi di partecipare in massa allo sciopero
proclamato da Cgil, Cisl e Uil e di farvi parte attiva, con i
vostri compagni di lavoro, per la sua riuscita.
Se poi ci incontreremo alla
manifestazione in Piazza San Giovanni sarà ancora meglio.
Un caro abbraccio
Enrico Panini
Roma, 18 maggio 2004 |