L’intenzione del governo è chiara: un futuro precario per tutti.
Vogliono cambiare il rapporto di lavoro anche per mettere sotto controllo la libertà di insegnamento.
Il Ministro tenta il blitz.
In estate, senza alcun confronto che non sia con il solito gruppo di amici, vuole cambiare le regole per lavorare nella scuola pubblica.
D’ora in poi solo assunzioni a termine, per chiamata diretta dopo due anni di apprendistato, senza diritti e senza certezze. La Cgil è decisamente contraria.
Roma, 20 luglio 2004