Nel tardo pomeriggio di ieri, 27 luglio, sul filo di lana del tempo massimo concesso al decreto legge per la sua riconversione in legge, è stato approvato definitivamente, anche dal Senato, il decreto legge n. 136/2004 che contiene alcune modifiche alla legge 143/04 di recente approvazione.
Le modifiche riguardano:
La chiusura di questa fase legislativa riguardante le graduatorie permanenti, lascia tutti estenuati dopo due anni di contrasti violenti su questi temi.
Non è stata fatta giustizia, non è stato riportato l’equilibrio tanto invocato da tutti, soprattutto dai diretti danneggiati dall’avventurismo delle incursioni ministeriali: al di là degli interessi specifici che naturalmente divergono, l’operazione appena conclusa si caratterizza per un rabberciamento della situazione insostenibile che si era creata con la legge 143/04 nella parte che riguarda la nuova valutazione dei titoli di servizio.
Il danno più grave è stato ridotto con questo ultimo intervento legislativo, senza modificare la sostanza del contenzioso giuridico e lasciando degli strascichi di iniquità che continueranno a produrre scontento e ingiustizie: la supervalutazione di alcuni servizi, anche se ridotta nei suoi effetti, rimane illogica e produrrà effetti distorsivi; la retroattività contenuta in un solo anno introduce una nuova discriminazione fra coloro che, del tutto casualmente, rientrano nel beneficio e coloro che non ci rientrano; la proroga di soli 5 giorni alla scadenza delle operazioni è del tutto insufficiente a diminuire l’affanno degli operatori e degli interessati.
Gli emendamenti prodotti dall’opposizione alla Camera e bocciati, avrebbero potuto migliorare di molto la situazione.
Roma, 28 luglio 2004