Precari: È un vero pasticcio !!
Comunicato stampa di
Luciano Liscio
Segretario regionale
della CGIL Scuola
Il Ministero dell’Istruzione in queste ore
mostra tutti i suoi limiti. Dopo aver fatto approvare dal
Parlamento una legge che ha tutte le caratteristiche di una
Ordinanza, non riesce a produrre atti amministrativi che pongano
in grado i docenti interessati di compilare correttamente i moduli
domanda.
Infatti, nonostante il tempo limitatissimo
previsto per la produzione delle istanze (10 giorni) il
Ministero a sei giorni dalla scadenza prevista ha emanato nuove
disposizioni e integrato il modulo-domanda con la pagina 3bis.
Le indicazioni contenute nelle note
ministeriali invece di chiarire la situazione confondono
ulteriormente i malcapitati docenti inseriti nella terza fascia
delle graduatorie permanenti.
La legge di conversione ha modificato il
decreto legge in parti sostanziali: viene raddoppiato il punteggio
per i servizi svolti in scuole con una sede collocata in località
sopra i seicento metri e valutato al 50% il servizio in classe o
posto d’insegnamento diverso da quello cui si riferisce la
graduatoria.
Proprio su questi punti si evidenziano
discordanze rilevanti tra la legge di conversione e le
interpretazioni del Ministero, che rifiuta di fornire chiarimenti
in merito, limitandosi a rispondere verbalmente alle richieste dei
funzionari dei propri uffici periferici.
Il Ministero ammette che il modulo-domanda è
lacunoso, invitando gli interessati ad apportare gli opportuni
adattamenti, ma non è disponibile a modificarlo.
In un Paese normale l’Amministrazione è al
servizio del cittadino e per la compilazione di una qualsiasi
domanda ci si può rivolgere ai suoi funzionari, ma questo, oggi, è
negato da noi.
Chiediamo al Ministro di emanare un
provvedimento urgente che chiarisca in modo in equivoco le
modalità di compilazione delle domande, che sia prevista una nuova
la data di scadenza per la presentazione delle istanze e che, alla
luce delle nuove disposizioni, sia possibile la ripresentazione
delle domande e non la semplice integrazione di quelle già
prodotte.
Chiediamo ancora che la data di assunzioni del
personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato sia
differita almeno fino al 31 agosto.
Il caos (voluto !?) delle
graduatorie non può essere l’occasione per continuare a non
assumere a tempo indeterminato. |