Precari: è caos!
Con la Circolare n. 29 del 3
giugno 2004 il Miur ha dato il via alle integrazioni delle domande
già prodotte per la terza fascia delle graduatorie permanenti,
dando attuazione alle modifiche introdotte in sede di conversione
in legge del Decreto Legge n. 97.
Ancora una volta il Miur ha
ignorato le proposte delle OO.SS., molte delle quali unitarie, e
quasi tutte le indicazioni dalla Cgil Scuola che, se accolte,
avrebbero potuto ridurre gli effetti negativi di una
interpretazione estensiva della legge.
Il risultato di questo
atteggiamento unilaterale dell’Amministrazione, sempre più sorda
al dialogo con i sindacati, sarà lo stravolgimento delle
graduatorie, il caos tra i precari, la difficoltà del lavoro di
valutazione dei Csa, l’apertura di un nuovo ed estenuante
contenzioso.
Appare del tutto incomprensibile
il raddoppio del punteggio per il servizio prestato nelle scuole
di montagna che, nella estrema dilatazione interpretativa della
circolare ministeriale, avrà un peso preponderante nella
valutazione del punteggio e produrrà uno sconvolgimento delle
posizioni degli aspiranti, fallendo l’obiettivo precipuo del
decreto legge (giustificandone necessità e urgenza), che era
quello di riequilibrare i punteggi delle graduatorie di terza
fascia.
Altri punti, come ad esempio
l’attribuzione del 50% al servizio non specifico, sono formulati
in maniera ambigua, e necessitano di ulteriori precisazioni che
complicheranno il lavoro dei Csa e allungheranno i tempi di
valutazione.
Sono a rischio le nomine a tempo
determinato per il prossimo anno scolastico e le (poche)
immissioni in ruolo, le cui operazioni dovrebbero essere
effettuate entro il 31 luglio.
Ma c’è il rischio che si riapra
un altro contenzioso. Alcune misure, come ad esempio l’effetto
retroattivo della supervalutazione del punteggio per servizio
prestato in scuole di montagna, oltre ad essere inique, appaiono
di dubbia costituzionalità.
Si tratta dell’ennesimo scivolone
di questo governo, che rischia di gettare nel caos le graduatorie,
ormai non più riconducibile all’impreparazione e
all’improvvisazione di un ministro incompetente. Iniziamo a
pensare che dietro ci sia un disegno politico preciso, che è
quello di contrapporre i precari e di far cortocircuitare il
sistema delle graduatorie, con l’unico obiettivo di indebolire i
lavoratori imponendo loro il meccanismo della chiamata diretta,
contenuto nel programma di Forza Italia presentato a Parma prima
delle elezioni del 2001.
La Cgil Scuola di Potenza
denuncia ancora una volta le fallimentari politiche scolastiche
del Governo ed in maniera particolare quelle sul precariato, già
affrontate e discusse un mese fa a Potenza in un’assemblea
provinciale con la partecipazione della Segreteria Nazionale, e si
schiera a fianco dei supplenti che ormai non ne possono più di una
situazione di confusione, di incertezza, di precarizzazione del
proprio lavoro nella quale sono stati cacciati.
Potenza, 7 giugno 2004
IL SEGRETARIO GENERALE
Paolo Laguardia |