Mozione

 

Il Collegio dei Docenti del I Circolo didattico di Melfi,

convocato il  28 maggio 2004 per discutere, tra gli altri punti all’ordine del giorno, di “Decreto  Leg.vo 59/04 e C.M. 29/04: modelli organizzativi a. s. 2004/05”,

Visto la legge n°53 del 28 marzo 2003;

Viste le disposizioni contenute nel Decreto legislativo n.59 del 19 febbraio 2004 sulla definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’Istruzione;

Visti gli artt. 24, 25, 27 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che definiscono in modo preciso la funzione e il profilo professionale dei docenti;

Visto l’art.26 del C.C.N.L., comma 5, il quale stabilisce che “l’ attività di insegnamento si svolge in 22 ore settimanali nella scuola elementare…a cui vanno aggiunte 2 ore da dedicare…alla programmazione didattica” e che le stesse  non possono essere ridotte a favore delle attività funzionali di insegnamento, come sembra  voglia prevedersi per la nuova figura del tutor;

Visti gli artt. 3,4,5,6 del DPR 275/ 99, Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, che attribuisce alle istituzioni scolastiche autonomia nella definizione dei tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività,  nell’impiego dei docenti e nelle modalità organizzative coerenti con il Piano dell’Offerta Formativa;

Vista la Circolare Ministeriale n. 29 del 5 marzo 2004 che al punto 2.4 (Funzione tutoriale) afferma: “Le modalità di svolgimento della funzione tutoriale costituiranno oggetto di appositi approfondimenti e confronti nelle sedi competenti (il Ministero riconosce la necessità delle modifiche contrattuali di cui all’art.43, cosa peraltro non ancora avvenuta), in esito alle quali saranno impartite ulteriori indicazioni e precisazioni”  e al comma successivo aggiunge: “Per l’anno scolastico 2004/2005, in attesa della compiuta definizione degli ambiti di applicazione della funzione tutoriale………………., le singole scuole, nell’ambito della propria autonomia, provvederanno al conferimento dell’incarico in questione, sulla base di criteri di flessibilità……”;

Considerato

  • che il Contratto Nazionale di Lavoro definisce in modo unitario la funzione docente e considera di competenza di ogni insegnante i compiti affidati dal Decreto legislativo n.59 del 19 febbraio 2004  alla funzione tutoriale (assistenza tutoriale gli alunni, rapporto con le famiglie, orientamento, cura della documentazione, coordinamento delle attività didattiche ed educative);
  • che è prerogativa delle istituzioni scolastiche autonome adottare le forme più efficaci di organizzazione didattica e professionale delle attività e dell’orario dei docenti per assicurare lo svolgimento dei suddetti compiti e funzioni;
  • che è compito della scuola pubblica dare risposte adeguate, in termini pedagogici, culturali ed organizzativi ai bisogni formativi dei propri allievi;
  • che le modalità di organizzazione del tempo scuola e del lavoro degli insegnanti previste nel decreto applicativo possono produrre un peggioramento dei risultati scolastici;
  • che non è possibile il ritorno ad una logica di divisione tra materie obbligatorie “importanti” e materie facoltative “secondarie”, senza tener conto della pari dignità culturale delle discipline che concorrono in modo complementare alla formazione della persona e il rischio di innescare  pericolose conseguenze di frammentazione, gerarchizzazione e deresponsabilizzazione del corpo docente;

Tenuto conto dei vincoli e delle risorse degli allegati al Decreto citato;

Considerato i bisogni formativi degli alunni  che frequentano questa scuola;

ESPRIME

parere contrario all’attivazione della figura del tutor in quanto lesiva della pari dignità professionale dei docenti ed in contrasto sia col C.C.N.L. e sia con la dimensione cooperativa e collegiale del lavoro nella scuola;

 

DELIBERA

  1. di affidare al team dei docenti, nella loro collegialità, la progettazione e l’attuazione delle attività previste degli artt..7, comma 5 del citato decreto legislativo;
  2. di mantenere anche per l’anno scolastico 2004/2005 l’attuale modalità organizzativa e didattica (coerente col vigente Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti, di comune intesa con il Consiglio di Circolo), fondata sulla contitolarità  e sulla conduzione paritaria delle classi, sulla migliore  utilizzazione delle  competenze ed esperienze professionali, sull’uso dei laboratori interni alla scuola (LARSA), sui progetti educativi attivati, in modo che tutte le ore, dalle attuali 30 per i moduli alle 40 per il tempo pieno, abbiano pari e qualificata valenza educativa e didattica;  
  3. di regolare in modo disteso i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività, anche attraverso la previsione di rientri pomeridiani obbligatori,  per rispettare gli stili cognitivi e i ritmi di apprendimento degli alunni;
  4. di fondare il curricolo sull’unitarietà dell’offerta formativa, tenendo conto delle attività opzionali concordate coi genitori ed attuato senza divisioni interne tra quote orarie obbligatorie e facoltative/opzionali;
  5. di utilizzare la contemporaneità dei docenti per l’articolazione e l’individualizzazione dei percorsi formativi.

L’espressione di voto favorevole alla presente delibera vale anche come dichiarazione di diniego a fronte di un eventuale conferimento della funzione tutoriale da parte del dirigente scolastico.

La mozione viene approvata all’unanimità.

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