Ecco il decreto per 15 mila immissioni in ruolo
del 2004/05
Ecco il testo del Decreto del
Presidente della Repubblica 19 novembre che fissa in 15 mila il
numero massimo delle immissioni in ruolo per il 2004/05. Poco più
di una
goccia nell'oceano
dei bisogni della scuola.
Il
penultimo giorno del 2003 ci ha regalato, infatti, la
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del DPR 19-11-03 con cui si
autorizzano
immissioni in ruolo fino a 15.000 posti.
Competerà
al Ministro dell’istruzione, università e ricerca la ripartizione
dei posti fra docenti, personale educativo ed ATA e fra le varie
province e classi di concorso o posti, alla sola condizione che
non venga superato il numero dei posti corrispondenti al turn-over
per quanto riguarda il personale ATA
La
quantità irrisoria di posti messi a disposizione per le assunzioni
a tempo indeterminato non modifica sostanzialmente la gravità del
quadro che vede la scuola pubblica al centro di un attacco
durissimo teso a scardinare la sua centralità e la sua funzione.
I tagli
agli organici, previsti in finanziaria, gli effetti devastanti
della legge 53/03 sia per quanto riguarda il primo ciclo di
istruzione che per quanto riguarda gli interventi sulla scuola
superiore con lo smembramento del sistema della formazione,
l’incombere di iniziative legislative sullo stato giuridico che
mirano a sottoporre gli insegnanti al controllo politico, la
conseguente minaccia di assunzioni per chiamata diretta,
continuano a dare un quadro allarmante della situazione.
Il DDL sul
precariato, ancorché giudicato da noi molto negativamente, non sta
certamente facendo un percorso rapido. I nodi problematici,
originati dall’accorpamento delle fasce, restano irrisolti e la
cura proposta rischia di essere peggiore del male.
E’
necessario portare avanti insieme una lotta per la difesa della
nostra scuola pubblica, dentro questa lotta sta l’interesse di
tutta la collettività che ha diritto ad una scuola della
cittadinanza, sta l’interesse professionale e civile degli
operatori della scuola e dei precari che sono fra i più esposti ai
rischi connessi al deperimento del sistema scolastico e alla
degenerazione dei rapporti di lavoro e delle garanzie e tutele ad
esso connesse.
La CGIL
scuola aveva chiesto un numero di immissioni in ruolo che coprisse
non solo le vacanze di organico, ma avviasse una fase di
risarcimento rispetto ai tagli operati selvaggiamente.
Aveva
chiesto che queste 15.000 immissioni in ruolo avessero almeno
effetto giuridico a partire dall’anno scolastico 2003/04 e una
programmazione pluriennale di assunzioni.
Ma
naturalmente nulla di tutto questo è stato accolto, rimangono due
anni vuoti per le assunzioni e un futuro che si prospetta molto
incerto.
Roma, 5 gennaio 2004
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ecco il testo
del Decreto
DECRETO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 2003
Determinazione del
contingente di personale della scuola da assumere con contratto a
tempo indeterminato per l'anno scolastico 2004-2005.
(G.U. n. 301 del
30-12-2003)
IL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA
Vista la legge 27
dicembre 1997, n. 449, ed in particolare l'art.39, come
successivamente modificato ed integrato;
Considerato che
il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca
per le proprie finalita' istituzionali, ha esigenze del tutto
specifiche e peculiari;
Visto il decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 26 agosto
1999, previsto dall'art. 39 della legge 27 dicembre 1997, n.
449, e successive modificazioni, relativo alla individuazione di
criteri, modalita' e termini differenziati delle assunzioni,
in particolare per il settore della scuola;
Visti i decreti
del Presidente della Repubblica 30 novembre 2000 e 4 agosto
2001 pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23
gennaio 2001 e n. 245 del 20 ottobre 2001 che hanno autorizzato,
rispettivamente, per l'anno scolastico 2000-2001 un contingente
non superiore a 40.000 unita', e per l'anno scolastico
2001-2002 un contingente non superiore a 35.000 unita' di
personale della scuola con contratto a tempo indeterminato;
Visto l'atto
di programmazione delle assunzioni a tempo indeterminato
adottato dal Ministro della pubblica istruzione in data 16
novembre 2000, con nota D7/3374, concernente il personale della
scuola per gli anni scolastici 2000-2001, 2001-2002 e 2002-2003;
Ravvisata l'opportunita'
di dare corso al completamento dell'attuazione della
suindicata programmazione come previsto dai citati decreti
del Presidente della Repubblica 30 novembre 2000 e 4 agosto
2001;
Viste le note
del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca
(protocollo n. 1481 del 29 maggio 2003, protocollo n.1763 del 26
giugno 2003, protocollo n. 2081 del 1° agosto 2003,
protocollo n. 2281 del 4 settembre 2003) relative alle assunzioni
di personale del settore della scuola e riferita al
completamento del predetto piano programmatico di assunzioni;
Considerato che
dette richieste ammontano complessivamente a 21.000 unita' di
personale docente, educativo ed ATA del settore della scuola;
Ritenuto di
poter autorizzare un numero di assunzioni nell'anno scolastico
2004-2005 idoneo a sopperire al fabbisogno effettivo di
personale del settore scuola, tenuto conto delle previsioni
relative al turn-over nel medesimo settore, stimato in entita'
superiore a
quella previsto
nel citato atto di programmazione;
Vista la
deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione
del 13 novembre 2003;
Sulla proposta del
Ministro per la funzione pubblica e del Ministro dell'economia e
delle finanze;
Decreta:
Art. 1.
1. Ai fini della
stipulazione dei contratti a tempo indeterminato e' assegnato al
Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, a
decorrere dal 1° settembre 2004, sia agli effetti
giuridici che economici, un contingente di personale
docente, educativo ed ATA per l'anno scolastico 2004-2005 non
superiore a 15.000 unita'.
2. Il
contingente di cui al comma 1 e' ripartito con decreto del
Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca
nel rispetto dei fabbisogni prioritari.
3. Per le
assunzioni del personale ATA non puo' essere comunque superato il
limite complessivo del relativo turn-over.
4. Con
successivo atto di programmazione si procedera' ad una
quantificazione del fabbisogno di personale della scuola
da autorizzare ai fini della stipula dei contratti a tempo
indeterminato in relazione agli effetti concreti della riforma
dell'istruzione di cui alla legge 28 marzo 2003, n. 53, ed alle
cessazioni dal servizio correlate alle modifiche normative
che potranno intervenire in materia di quiescenza e previdenza.
Il presente
decreto, previa registrazione da parte della Corte dei conti,
sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Dato a Roma, addi'
19 novembre 2003
CIAMPI
Berlusconi,
Presidente del Consiglio dei Ministri
Mazzella, Ministro per la funzione pubblica
Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze
Registrato alla Corte dei conti il 23 dicembre 2003
Ministeri
istituzionali - Presidenza del Consiglio dei Ministri,
registro n. 13, foglio n. 345
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