Revocato lo Sciopero, ma la Scuola è
contro la
legge 30/03
La CGIL Scuola
Basilicata
ha
revocato l'iniziativa di sciopero per il 29 settembre,
prendendo atto che la
Commissione di Garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero
nei servizi pubblici essenziali ha adottato una delibera nella
quale viene segnalata per la Scuola la violazione del mancato
intervallo minimo fra due scioperi.
La
decisione della Commissione non è condivisa dalla CGIL Scuola
Basilicata perché fondata sull'erronea estensione degli accordi
sottoscritti nei singoli comparti alle Confederazioni.
Con
l'assurdo che se fosse legittima questa interpretazione non
potrebbero più essere indetti scioperi generali da parte delle
Confederazioni, perché, sicuramente, da qualche parte del Paese
un'organizzazione sindacale (anche con un solo iscritto! )
può aver proclamato uno sciopero che impedirebbe ad un comparto di
aderire all'iniziativa confederale.
La CGIL
Scuola Basilicata, nonostante il proprio manifesto dissenso nei
confronti della decisione della Commissione, ha deciso di revocare
lo sciopero per evitare un'inutile contenzioso giudiziario per uno
sciopero parziale di una sola ora.
La CGIL
Scuola Basilicata chiede:
-
alle
Rsu della Scuola di riunire in Assemblea il personale per
manifestare il proprio NO alla legge 30/03 che diminuisce i
diritti dei lavoratori pubblici e privati;
-
ai
docenti di affrontare il tema del lavoro
con i ragazzi ricordando che l'art.
1 della Costituzione afferma che l’Italia
è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Nella Scuola il governo, che ha già bloccato da anni le immissioni
in ruolo aumentando il precariato, vuole introdurre l'assunzione
per chiamata diretta.
La legge
30/03
prevede di estendere anche al pubblico impiego le nuove forme di
lavoro,
aumenta la precarizzazione: parte dei posti disponibili saranno
coperti da rapporti di lavoro a tempo, a chiamata ..., la
flessibilità decisa unilateralmente entra a scuola, la scuola
superiore diventa una delle agenzie per l’intermediazione di
manodopera, la formazione esterna all’azienda non è più
obbligatoria per l’apprendista (può fare tutto il padrone!).
Con l’attuazione della “riforma” del mercato del Lavoro:
|
diminuiscono le tutele per i lavoratori |
|
il lavoro a tempo indeterminato diventa un’eccezione |
|
aumenta la precarizzazione dei rapporti di lavoro |
|
le imprese diventano arbitri del rapporto di lavoro |
|
il lavoro diventa una merce |
Ai Prefetti
delle province
di Matera e
Potenza
Al Dott.
Franco INGLESE
Direzione
Generale per la Basilicata
Ministero
Istruzione Università Ricerca
Potenza
Ai Centri
Servizi Amministrativi di
Matera e
Potenza
E p. c. Alla
Commissione di Garanzia dell'attuazione della
legge sullo
sciopero nei servizi pubblici essenziali
Via
Po,16A-00198 Roma
Prot. n.
11/3 Potenza 19 settembre 2003
Oggetto: Revoca dello
sciopero proclamato dalla Cgil Basilicata nel comparto Scuola per
il giorno 29 settembre 2003.
La
Confederazione CGIL di Basilicata ha proclamato lo Sciopero
generale per il giorno 29 settembre 2003 della Scuola, del
Pubblico Impiego e dei Servizi, la CGIL Scuola di Basilicata ha
aderito all’iniziativa comunicandolo ai soggetti in indirizzo con
nota n.10/3 del 17 settembre 2003.
In data
odierna, la Commissione di Garanzia dell'attuazione della legge
sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha comunicato
l’adozione di una delibera con la quale viene indicata la
violazione del mancato intervallo minimo dei sette giorni e si
invita la CGIL a revocare lo sciopero.
La CGIL
Scuola, di conseguenza, revoca lo sciopero regionale del 29
settembre per tutti i lavoratori e le lavoratrici ata, docenti
e dirigenti scolastici del comparto Scuola.
La CGIL Scuola
Basilicata fa rispettosamente osservare alla Commissione di
garanzia che a proprio avviso non si era in presenza di una
violazione, essendo la norma richiamata nella delibera riferita ad
uno sciopero di comparto e non già ad uno sciopero generale
proclamato dalla Confederazione. Infatti alla Confederazione non
possono essere estesi i limiti previsti dagli accordi di comparto.
Distinti
saluti.
Il Segretario
Regionale |