Pluriclassi
e accordo Stato Regione
Comunicato stampa del Segretario Generale Paolo Laguardia
La situazione della scuola pubblica in Basilicata desta grande
preoccupazione e mostra in maniera più evidente che altrove, a
causa delle dimensioni territoriali della nostra regione, i primi
nefasti effetti delle scelte del ministro Moratti e di un governo
che sembra aver scelto come impegno prioritario lo smantellamento
della scuola pubblica.
Le gravi carenze dell’edilizia scolastica, il dimensionamento, le
contrazioni di organico stanno producendo grave disagio per i
cittadini e rischiano di far scomparire dai piccoli comuni
(Armento, Missanello, Calvera, San Costantino Albanese) scuole che
rappresentavo l’unico presidio culturale ed aggregativo,
vanificando gli sforzi che in questa regione si stanno compiendo
per impedire lo spopolamento delle aree interne.
In questo contesto lascia per lo meno perplessi la posizione
dell’assessorato regionale alla formazione e all’istruzione che
appare più “realista del re” e sposa a pieno le tesi del ministero
e dei suoi proconsoli (la direzione regionale) assumendo la
“momentanea” soluzione della istituzione di pluriclassi in questi
comuni come una battaglia vinta rispetto alla soppressione delle
classi. La formazione di pluriclassi è stata sempre considerata un
rischio da scongiurare, e in questi termini è stata affrontata nel
precedente piano di dimensionamento regionale, in quanto produce
ambienti educativi chiusi ed asfittici, assolutamente inadeguati
rispetto ai processi di socializzazione e apprendimento.
Nel contempo lo stesso assessorato stipula un protocollo d’intesa
con il Miur ed il ministero delle politiche sociali per “la
realizzazione di un’offerta formativa sperimentale di istruzione e
formazione professionale” che sembra dettato dal ministero e vede
emarginata la funzione ed il protagonismo delle istituzioni
scolastiche e per questo annoverandosi come tra i peggiori
stipulati in tutta Italia.
L’affidamento esclusivo della titolarità alle Agenzie formative è
una risposta inadeguata perché si esaurisce all’interno del canale
professionale, peraltro già esistente ed operante nella nostra
regione.
La risposta al problema dei ragazzi che, dopo il conseguimento
della licenza di terza media, conseguito lo scorso anno, corrono
il rischio “abbandono”, dovuto all’improvvida scelta del Governo
di abrogare della L. 9/99 sull’obbligo scolastico, problema del
quale responsabilmente ci siamo fatti carico non appartenendoci la
logica del “tanto peggio tanto meglio” tanto cara a qualche altra
sigla sindacale, doveva essere declinata in termini diversi.
Bisognava attribuire alle istituzioni scolastiche un ruolo
centrale nell’organizzazione dell’offerta formativa, assumendo
come fondamentale la co-determinazione e la corresponsabilità con
le Agenzie accreditate, in un ottica di effettiva integrazione tra
istruzione e formazione. Così come la Cgil scuola aveva proposto
negli incontri con l’assessore Collazzo, sollecitando una
sostanziale rilettura e riformulazione della bozza di accordo.
Proposte disattese dall’assessore. E così come, d’altronde, hanno
fatto l’Umbria, la Campania e le regioni governate dal
centrosinistra. Ma evidentemente i riferimenti culturali e
politici dell’assessorato regionale sono altri.
La stessa conferenza regionale sulla scuola ha una temporizzazione
ad assetto variabile, viene prorogata di mese in mese e stenta a
trovare le idee forti ed i temi portanti attorno ai quali
costruire una proposta ed un percorso. Sono stati disattesi gli
impegni presi prima dell’estate che demandavano a gruppi di lavoro
tematici una serie di compiti specifici, provocando disagio e
disorientamento anche nel gruppo di esperti nominati, con una
notevole spesa, dalla regione stessa.
Tutto questo rende tuttavia necessario un rilancio dei lavori
preparatori per la conferenza regionale riconducendo la stessa ad
un ruolo di analisi e proposta per la scuola di Basilicata che
ridisegni in maniera strategica gli scenari e le prospettive della
formazione e dell’istruzione.
Potenza, 26 settembre 2003 |