SCUOLA
SAPERE: TU
PER POCHI, IO
PER TUTTI
MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA
SCUOLA PUBBLICA
Fermiamo la guerra
ROMA 12 APRILE ore 14,00
in piazza San Giovanni
Contro la
guerra.
La scuola pubblica è luogo di formazione delle persone, della
capacità critica, delle coscienze collettive, è un luogo di
educazione al confronto democratico tra diversi, e come tale è un
presidio di pace.
Per questo la
scuola e l’università pubblica, per dettato costituzionale, non
possono che essere contro la guerra all’Irak e devono, con i
propri strumenti, battersi per far vincere la pace.
La scuola e
l’università pubblica devono essere garanzia di un paese che
ripudia la guerra.
Fermiamo la
Moratti.
La controriforma Moratti, con i tagli che impediscono alla scuola
pubblica di funzionare e con la legge delega appena approvata,
danneggia gravemente tutti i cittadini, perché favorisce i pochi a
danno dei molti ed accentua le differenze tra le classi sociali e
i territori.
La logica che
sta perseguendo il governo Berlusconi è solo quella della
riduzione: meno diritti, meno risorse, meno tempo scuola, meno
partecipazione democratica.
No alla
privatizzazione e alla mercificazione dell’istruzione.
La controriforma Moratti si fonda sulla privatizzazione e
sull’ingresso delle multinazionali nel mondo dell’istruzione,
dell’università e ricerca, così come imposto dall’Organizzazione
Mondiale per il Commercio, attraverso il GATS (Accordo Generale
sul Commercio dei Servizi, che trasforma i pubblici servizi in
merci), perché riduce la quantità di ore che la scuola pubblica
sarà obbligata a garantire a tutti/e, perché vuole trasformare
l’istruzione in un servizio a domanda individuale, lasciando campo
libero al mercato e trasformando anche l’istruzione in una merce.
Noi vogliamo
un sistema di istruzione e formazione pubblica di qualità per
tutti e per tutte.
Riformare la scuola è necessario, la qualità della scuola deve
migliorare significativamente per tutti e per tutte, per farlo
occorre investire nella ricerca, nell’innovazione e soprattutto
nella scuola pubblica perché solo la scuola pubblica, fondata
sulla libertà di insegnamento, è garanzia di democrazia, di
pluralismo, di integrazione multiculturale, per un paese solidale,
giusto ed egualitario, che rispetti veramente l’ambiente, che non
riduca i diritti e le tutele.
Per
l’università e la ricerca la riduzione degli investimenti, la
privatizzazione e l’introduzione del controllo politico sulle
nomine e sull’attività di docenti e ricercatori, colpiscono le
libertà di insegnamento e di ricerca e gli spazi di democrazia.
Solo un sistema pubblico di Alta Formazione e di ricerca può
garantire pieno diritto di cittadinanza e parità di accesso alla
formazione universitaria, rappresentando un patrimonio culturale e
scientifico per tutto il paese.
ARCI, Articolo
21 liberi di, Associazione Altera, Ass. 31 OTTOBRE, Ass. Proteo
Fare Sapere, Ass. per la scuola della Repubblica, Attac, Auser,
CGIL, CIDI, Cisp, CGD, Cobas-scuola, Comitato “16 marzo Genova in
piazza”, Comitato contro la privatizzazione dell’università e
degli enti di ricerca, Comitato per la Ricerca pubblica (Napoli),
Comitato nazionale scuola e costituzione, Comitato Referendum
abrogazione legge di parità, CRES-Mani Tese, CRS, Giovani
Comunisti, I Girotondi (di Roma, Torino, Bari, Livorno, Napoli),
Aprile, Gruppo Abele, Laboratorio per la democrazia, Legambiente,
Le girandole, Libera – Associazioni contro le mafie, MCE,
Osservatorio per la Ricerca, Pax Christi, Resistenza e Legalità,
Sindacato Nazionale Scrittori, Sinistra Giovanile, Studenti.net,
Tavola della Pace, Unione degli Studenti, Unione degli
Universitari, Uisp.
Aderiscono inoltre:
Democratici di Sinistra, La Margherita,
Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista,Verdi, SDI
e Italia dei Valori. |