ORGANICI PERSONALE DOCENTE:

NO ALLA CONCERTAZIONE 

 

Con l'incontro di oggi si è conclusa, negativamente, la concertazione tra sindacati scuola e Miur in materia di organici del personale docente.

 

Il Miur ci ha consegnato un verbale di concertazione con cui delinea i criteri generali che adotterà per definire gli organici docenti per l'a.s.2003/2004.

 

Durante l'incontro, che ha registrato le posizioni contrarie di tutti i sindacati presenti, come Cgil Scuola abbiamo dichiarato che non sussistevano le condizioni per una conclusione positiva  della concertazione.

 

Le nostra contrarietà ai tagli, espressa in modo netto durante tutti gli incontri precedenti, si è rafforzata maggiormente dopo aver letto la dichiarazione finale del Miur (che sarà allegata al verbale di concertazione, di cui costituisce  parte integrante), dalla quale si evince che il Miur non ha mantenuto nessuno degli impegni presi nel corso degli incontri precedenti. In particolare, abbiamo sottolineato come Cgil Scuola, il Miur  non ha rispettato l’impegno  a sottoporci in tempi brevi la bozza del decreto di determinazione degli organici e della circolare esplicativa e ciò ha ulteriormente pesato, in senso negativo, sullo svolgimento del confronto.

 

Abbiamo,inoltre, sostenuto che questi tagli produrranno danni notevoli, di difficile gestione  nella scuola reale, specie in quelle regioni che registrano un aumento costante della popolazione scolastica.

 

I tagli proposti produrranno una diminuzione certa di 12.651 docenti. Nessuna garanzia ci è stata data sulla riduzione delle liste d'attesa nella scuola materna, sulla conferma del tempo prolungato nella scuola elementare e sulla qualità dell'offerta formativa nella scuola secondaria.

 

Infatti, la scelta fatta dall'Amministrazione di variare i criteri di formazione delle classi prime e delle classi articolate, il completamento a 18 ore delle cattedre incideranno pesantemente sulla qualità del servizio prestato, condannando alla deriva in particolare l'istruzione tecnica e professionale, anticipando così gli effetti devastanti della (contro) riforma Moratti su questi indirizzi. A tutto ciò si aggiunge la limitazione dei posti di sostegno in organico di diritto che renderà debole e in alcuni casi inesistente l'integrazione degli alunni in situazione d'handicap.

 

Come se non bastasse, nella dichiarazione del Miur non si fa alcun riferimento al mantenimento delle scuole ospedaliere, alle sezioni funzionanti nelle carceri, ai centri Eda e all'attivazione corsi serali curriculari della scuola secondaria.

 

Va sottolineata  la valutazione espressa dall’Amministrazione sugli effetti che produrrà, a partire dal prossimo anno scolastico, l’abrogazione della legge n.9/99, che aveva elevato di un anno la durata dell’obbligo scolastico: ci sarà “un ulteriore calo della scolarità nella secondaria superiore,… per cui si ritiene che gli interventi sugli organici potranno trovare ulteriori fisiologiche compensazioni”. !!! Insomma la sola approvazione della legge delega produce una grave lesione di diritti, sia degli studenti che dei docenti. 

 

Abbiamo, inoltre, sottolineato l’assoluta aleatorietà dei dati di volta in volta forniti dall’Amministrazione, che risultano fortemente contradditori. Ciò ci fa temere che alla fine i tagli potrebbero persino essere superiori a quanto ufficialmente dichiarato.

 

Infine, abbiamo chiesto esplicitamente che nella definizione degli organici e nell’inserimento dei dati, da parte delle scuole, sia garantita la puntuale e adeguata informazione ai sindacati a livello regionale e alle Rsu, qualunque siano le decisioni dell’Amministrazione.

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