CGIL Scuola - CISL
Scuola - UIL Scuola - Snals
ORGANICI ATA 2003-2004:
UN DECRETO PENALIZZANTE E CONTRADDITTORIO
Nella giornata di ieri il MIUR ha trasmesso ai Direttori
Regionali lo schema di decreto interministeriale (inviato alla
Corte dei Conti per la registrazione) relativo alla determinazione
degli organici del personale ATA per il prossimo anno scolastico,
insieme ad una nota di procedure operative ed alle tabelle circa
la consistenza e distribuzione territoriale del personale.
I sindacati scuola CGIL, CISL, UIL e SNALS esprimono
sul provvedimento una valutazione negativa in quanto esso applica
fiscalmente tutte le disposizioni della legge finanziaria 2003 -
contro la quale tutte le OO.SS. hanno proclamato nei mesi scorsi
iniziative di sciopero - finalizzate alla riduzione degli organici
dei collaboratori scolastici e più in generale della spesa,
sommandole alle disposizioni di contenimento già adottate lo
scorso anno.
Il provvedimento, nel confermare la riduzione di 3.200 posti
organico di collaboratori scolastici, dà la possibilità alle
scuole di affidare in appalto i servizi di pulizia, igiene
ambientale e vigilanza dei locali scolastici assegnando ai
Dirigenti scolastici la quantificazione dei posti di collaboratore
da accantonare per compensare la spesa.
Risulta inaccettabile, inoltre, il meccanismo proposto dei
contingenti regionali di posti (non superabile) che, svuotando e
superando nei fatti i criteri e le tabelle di calcolo del D.M. n.
201/2000, non consente alle singole scuole il diritto e la
certezza dell’organico ed assegna alla responsabilità del solo
Direttore Regionale la ripartizione degli organici a livello
provinciale. Si confermano, infine, tutte le disposizioni circa
l’accantonamento dei posti in presenza di appalti storici ed ex
LSU, riproponendo il meccanismo di compensazione in ambito
regionale in presenza di esigenze di ottimizzazione tra più
scuole, salvaguardando la titolarità in presenza di eventuali
soprannumerari.
Pur risultando formalmente inalterato rispetto allo scorso anno
l’organico complessivo del personale ATA (salvo la riduzione dei
collaboratori scolastici), appare evidente la contraddizione tra
la conferma dei parametri per la definizione degli organici nelle
singole scuole (D.M. 201/2000 e norme seguenti) e la rigidità di
contingenti regionali comunque invalicabili.
Per tale effetto non solo le scuole non avranno organici coerenti
con i parametri di riferimento. Se è certo che in caso di calo
della popolazione scolastica si determinerà nelle scuola una
riduzione d’organico, non è per niente automatico il loro
incremento in caso di aumento delle iscrizioni. Infatti il decreto
subordina comunque tale eventualità all’invarianza del contingente
regionale.
In questo contesto, risulta accentuata la discrezionalità dei
Direttori Regionali nel determinare i criteri di ripartizione e di
distribuzione degli organici (con il solo dovere della
informazione previa alle OO.SS.), appare completamente scaricata
sui Dirigenti Scolastici la responsabilità di assicurare la
funzionalità dei servizi, risulta penalizzante l’assenza di una
fase di compensazione nazionale in sede di organico di fatto
rispetto a problemi segnalati e documentati.
Sotto questo profilo i sindacati scuola CGIL, CISL, UIL e
SNALS denunciano inoltre l’assenza nella nota di
trasmissione degli impegni assunti dall’Amministrazione circa una
quota perequativa di organici da utilizzare rispetto a problemi di
funzionalità del servizio derivanti dal rientro in servizio del
personale ATA inidoneo per motivi di salute.
A giudizio di CGIL, CISL, UIL e SNALS il complesso
delle disposizioni è dunque tale da pesare sulla qualità della
erogazione dei servizi (particolarmente rispetto ai bisogni
crescenti di cura alla persona, di assistenza agli alunni
portatori di handicap, di funzionalità dei servizi amministrativi)
e da incidere negativamente sulle condizioni di lavoro individuale
e collettivo.
Alla luce di queste considerazioni i sindacati scuola CGIL,
CISL, UIL e SNALS ritengono necessario un confronto
urgente con il MIUR.
Roma, 8 maggio 2003
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