Riorganizzazione istituzioni scolastiche

 

Il 15 gennaio 2003, alle ore 15 e 30, presso il dipartimento formazione della regione Basilicata si è tenuta una riunione tra l'Assessore dr. Collazzo, le organizzazioni sindacali e i due assessori provinciali all'istruzione di Matera e di Potenza.

 

Per i Sindacati Confederali erano presenti: Angelo Vaccaro (CGIL) e Antono Guglielmi (UIL). Per i Sindacati scuola: Luciano Liscio, Paolo Laguardia, Eustachio Nicoletti (CGIL); Luigi Errico (CISL) e Saverio Lolaico (SNALS).

 

La discussione è partita dall’esame procedimentale dell'iter adottato dalle province nel rispetto delle indicazioni operative previste dalla delibera della giunta regionale 1830 del 2002, relativa alla riorganizzazione delle istituzioni scolastiche e i nuovi indirizzi.

 

L'assessore Collazzo ha chiarito che la regione ha adottato tale delibera nell'ipotesi che si dovesse procedere a piccoli aggiustamenti non più rinviabili. Mentre per la revisione  più complessiva del dimensionamento della rete scolastica, l'amministrazione regionale non ritiene opportuno procedere al momento in attesa dell’approvazione della legge che modifica gli attuale ordinamenti scolastici.

L'assessore si è detto meravigliato per il clamore suscitato dalla delibera, in particolare, per la reazione “ingiustificatamente preoccupata” delle organizzazioni sindacali della scuola. Ha, inoltre, affermato che ritiene infondate le preoccupazioni manifestate dalle stesse, in quanto gli aggiustamenti su cui la delibera intende di intervenire sono solo quelli obiettivamente necessitati od assolutamente ineludibili.

L'assessore ha, poi, ricordato come la delibera abbia vincolato ogni provvedimento di modifica dell'assetto scolastico regionale ad un parere del direttore regionale dell'istruzione. La direzione regionale ha fatto pervenire il parere relativo al piano provinciale di ridimensionamento proposto dalla provincia di Potenza, manca un analogo parere per la provincia di Matera.

Il direttore regionale si è detto contrario ad ogni modifica facendo riferimento alle attuali disposizioni normative e alla circolare del 30 ottobre 2002 con cui il ministero ha chiesto di non procedere, nell'immediato, ad attività incidenti sulle operazioni di dimensionamento già effettuate, se non strettamente necessario e in via eccezionale. Il direttore ha fatto presente che alcune modifiche si sono realizzate nel corso dell'anno scolastico 2002 - 2003 e che tali modifiche non possono non essere accolte e confermate essendo già state autorizzate dalla direzione regionale di concerto con la regione Basilicata.

In particolare, sono da confermare i corsi serali istituiti presso l'istituto tecnico per geometri e presso l'Istituto professionale alberghiero di Potenza, la sperimentazione della seconda lingua presso il liceo scientifico di Marsiconuovo la sperimentazione della lingua presso il liceo classico dei Viggiano, il nuovo indirizzo a carattere artistico presso l'Istituto magistrale di Maratea.

 

Hanno preso, quindi. la parola i due assessori provinciali, entrambi hanno manifestato disapprovazione nei confronti del parere espresso dal direttore regionale e hanno chiesto una attenta riflessione rispetto alle istanze dei due consigli provinciali.

La provincia di Potenza ha chiesto 64 modifiche tutte giustificate ad avviso dell'assessore Orlando dall'esigenza di garantire un'offerta formativa adeguata alle richieste della popolazione.

Per la provincia di Matera, l'assessore Dibitondo ha affermato che la delibera evidenzia un lavoro istruttorio puntuale da parte della giunta tanto che risultano accolte solo le richieste pervenute dal territorio e dalle scuole che avevano i presupposti di un percorso trasparente e coerente con gli attuali assetti normativi.

In provincia di Matera si chiede in particolare l’istituzione di alcuni corsi serali e la formazione di nuovi indirizzi che sembrano rispondere alle esigenze di sviluppo dell'area ionica nel campo turistico e alle nuove esigenze sul piano tecnologico informatico nelle altre aree. Il dottor Incamicia che rappresentava il direttore regionale, assente per impegni al ministero, ha ritenuto di confermare il parere negativo generalizzato della direzione e ha ricordato che le modifiche di assetto previsti dalle leggi in discussione in Parlamento richiederanno interventi di revisione complessiva del sistema della rete scolastica in Basilicata.

 

L'assessore Collazzo si è detto contrariato per l'assenza del direttore regionale, ha stigmatizzato come superficiale il parere espresso e ha garantito che, ove se ne ravvisi l'esigenza, la regione adotterà un piano che assicuri l’avvio di nuovi indirizzi, in particolare, si rende disponibile ad intervenire a garantire il mantenimento della Scuola nelle piccole realtà, altrimenti destinate alla chiusura.

 

Come Cgil scuola, ci siamo detti convinti che la regione deve assumere un ruolo di coordinamento degli interventi, che non deve delegare ad altri le competenze che le attuali disposizioni legislative le conferiscono, che deve attrezzarsi ad assumere le nuove e più gravose competenze che le verranno affidate dalle modifiche istituzionali in approvazione in Parlamento, nel contempo abbiamo manifestato il nostro dissenso nel merito della delibera adottata dalla giunta regionale. Infatti la Cgil ritiene che la competenza sia della consiglio regionale e non della giunta, che alcuni criteri fissati nella delibera siano illegittimi, come ad esempio, quello relativo alla creazione di un iper-comprensivo dalla Scuola dell’infanzia alla scuola superiore. Abbiamo sottolineato che la provincia di Potenza non ha convocato la conferenza provinciale prevista dalla norma, che la conferenza convocata dalla provincia di Matera non può ritenersi esaustiva degli obblighi prescrittivi del DPR 233/98, che l’iter seguito  ha avuto come conseguenza il pasticcio che oggi ci troviamo a discutere.

La Cgil Scuola ha chiesto l’avvio di un processo programmatico su presupposti di scientificità che parta dall’analisi dei bisogni formativi e dei processi economici e di sviluppo in atto nella Basilicata, una fase di studio che apra fin da oggi il ragionamento sul futuro del sistema di istruzione e formativo della regione Basilicata e che il percorso preveda una Conferenza regionale dell'Istruzione e si concluda con un piano di respiro pluriennale. Per quanto riguarda le proposte avanzate ovviamente la Cgil Scuola ritiene che non si possa far finta che nulla sia avvenuto e che le sperimentazioni avviate devono essere portate avanti, i criteri guida devono essere quelli già sottoscritti nel 2002 e, cioè: - primo, rafforzamento dell'offerta formativa con l’istituzione di corsi serali per l'istruzione superiore; - secondo, trasformazione degli indirizzi non più corrispondenti alle necessità odierne, privilegiando non la moda ma indirizzi che non comportino eccessivi mutamenti negli organici attuali; - terzo, sdoppiamento del liceo scientifico di Potenza.

Il decreto sugli organici che il governo sta predisponendo taglia ulteriormente l'offerta formativa in Basilicata: l'organico dovrà essere ridotto del 1% per il personale docente, del 2% per il personale ata e un decreto del Ministro dell'economia stabilirà quando e come garantire il sostegno agli alunni diversamente abili. Su questo la Cgil Scuola ha chiesto a tutti i presenti di esprimere il proprio impegno per la difesa della scuola pubblica in Italia e in Basilicata.

 

Hanno preso la parola le altre organizzazioni sindacali presenti: Cisl e Snals, che in sostanza hanno confermato le motivazioni addotte dalla Cgil Scuola e rafforzandone alcuni passaggi quali il carattere campanilistico di alcune scelte operate dalla provincia di Potenza e la necessità di un forte impegno della regione nel ridisegnare il sistema formativo alla luce del piano di sviluppo regionale.

 

I due assessori provinciali hanno chiesto dinuovo una riflessione di merito solo le proposte in discussione è, in particolare, l'assessore Orlando ha ripreso l'intero piano della provincia di Potenza.

 

La direzione regionale ha confermato il proprio parere negativo.

 

L'assessore Collazzo ha, infine, fatto presente che, in assenza di una modifica del parere della direzione regionale la giunta regionale, non potrà che confermare l'attuale assetto scolastico. Pertanto, l'assessore ha ritenuto necessario, aggiornare la riunione a venerdì 17 alle ore 10, nella speranza che il direttore regionale riesca a liberarsi dagli impegni che lo trattengono fuori dalla sede di servizio.

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