I nuovi piani di studio per la scuola media
Procedendo rapidamente a dare
esecuzione pratica alla legge di riforma della scuola, il MIUR ha
emesso; alla vigilia di Natale, le “Indicazioni
nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola
secondaria di 1° grado".
Esse esplicitano i livelli
essenziali di prestazioni a cui dovranno attenersi tutte le scuole
secondarie di 1° grado del sistema nazionale di istruzione.
Da una prima lettura
evidenziamo:
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il carattere
di “rottura” epistemologica della scuola media nei confronti
della scuola elementare, per sottolinearne invece il carattere
di scuola secondaria che dispiega poi “le sue potenzialità
nell’istruzione e nella formazione del secondo ciclo”
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il richiamo
reiterato alla partecipazione della famiglia alle scelte
educative operate dalla scuola, richiamo che si estende agli
enti locali, alla comunità religiosa (!), al volontariato che
dovrebbero anch’essi condividere gli obiettivi educativi e le
scelte fatte per attuarli, Una rete di controllo molto estesa e
uno strano concetto di apertura della scuola alla società,
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una relazione
educativa descritta come necessità di “prendersi cura l’uno
dell’altro come persone, l’altro ci sta a cuore e si sente che
il suo bene Ë in fondo anche la realizzazione del nostro”
Abbiamo un concetto diverso di professionalità docente, che va
al di là di questa predisposizione dell’animo
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un complicato
portfolio di competenze, a cui contribuisce anche la famiglia,
compilato dal docente coordinatore-tutor, anticipazione di
figura professionale nuova che pone molti problemi di natura
professionale e sindacale |
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infine
un’organizzazione scolastica che si caratterizzerà per
un’offerta formativa differenziata fra obbligatoria e aggiuntiva
dove la quota di minimo obbligatorio di 825 ore annue potrà
essere costituito da una somma variabile fra obbligatorio e
aggiuntivo secondo un progetto formulato dal docente tutor, i
docenti e la famiglia stessa! |
I nuovi piani di studio della Scuola media sono
una parte attuativa del progetto di restaurazione di una scuola
elitaria e di classe, che propone:
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il ritorno ai 180 giorni di scuola; |
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minor tempo scuola per gli alunni
(elementari 25 ore dalle attuali 30 - 40; medie 27 ore dalle
attuali 30 - 40); |
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il superamento del concetto di obbligo (non
è più obbligatoria l’istituzione della Scuola dell’infanzia e
l’obbligo formativo può essere svolto anche nella formazione
compreso l’apprendistato) |
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distinzione netta fra istruzione e
formazione, con percorsi temporali differenziati a favore
dell’istruzione; |
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scelta precoce (a 12 anni e mezzo) fra
istruzione e formazione al lavoro; |
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mantenimento delle attuali discipline e
aggiunta di altre attività, con la scissione delle classi di
insegnamento; |
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ore aggiuntive a pagamento; |
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superamento delle flessibilità a
disposizione di una didattica individualizzata e riduzione
dell’autonomia del collegio docenti; |
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ridefinizione dei profili professionali per
legge. |
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