LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Martedì 1 aprile 2003

 

SCUOLA / Ieri un incontro nell'Università di Basilicata

La Cgil contro Moratti

«Una riforma penalizzante»

POTENZA - La Cgil contesta la riforma della scuola della Moratti. Lo ha fatto anche ieri pomeriggio, durante un incontro che si è tenuto nell'Aula Magna dell'Università. Hanno partecipato, tra gli altri, il segretario generale Cgil scuola, Enrico Panini, Luciano Liscio, della Cgil scuola Balicata, Angelo Vaccaro, della Cgil Basilicata, Gianfranco De Leo di Legambiente e Daniela De Scisciolo del Cidi. La riunione di ieri è stata l'occasione per annunciare la manifestazione nazionale che si terrà a Roma, il 12 aprile. I manifestanti sfileranno per le strade della capitale con l'intenzione di testimoniare il proprio no alla guerra: «la scuola pubblica è un luogo di formazione delle persone e di educazione al confronto democratico e come tale è un presidio di pace».

Contro la riforma si è levata un'unica voce: «questa non è riforma, ma una controriforma -ha detto Angelo Vaccaro -si tratta di una scatola vuota perchè manca la dovuta copertura finanziaria» .

Anche per Enrico Panini non ci sono dubbi:«questa riforma abbassa di molto il livello di istruzione nel nostro paese. Le ore di lezione si ridurranno così come si ridurranno gli investimenti. Si parla di duemila miliardi di vecchie lire in meno nell'arco di quattro anni. Non mi sembra che questo sia un dato irrilevante. Con questa politica ci allontaniamo anche dalle scelte che, nell'ambito dell'istruzione, hanno fatto gli altri paesi europei. E poi -ha aggiunto Panini -il rischio più grande che corriamo è quello di rompere il principio di solidarietà che ha da sempre caratterizzato la scuola pubblica. Adesso avremo una scuola classista che tenderà a selezionare gli alunni in base al ceto sociale. Tutto ciò non è giusto. Bisogna investire di più nella ricerca» . Dello stesso parere si è mostrato Luciano Liscio che ha dichiarato:«bisogna puntare ad avere una scuola pubblica di qualità. Le risorse finanziarie non devono essere indirizzate alle scuole private. La logica che si sta perseguendo, invece è quella dei meno diritti, meno risorse, meno tempo scuola e meno partecipazione democratica».

Di pari opportunità per tutti e per tutte ha parlato Daniela De Scisciolo del Cidi: (Centro iniziativa democratica degli insegnanti): «non ci piace il fatto che si neghi opportunità e diritti a chi non ne ha, per darli a chi già ne ha. In questo modo si squalifica la scuola pubblica e la si rende meno "attraente"».

Anche Gianpaolo D' Andrea, componente della VII Commissione del Senato, non ha parole di approvazione per la riforma Moratti e dice. «come prima cosa va sottolineato che non c'è un'adeguata copertura finanziaria per sostenerne l'impianto della riforma e poi, penso che si corra il rischio di mettere in atto una selezione sociale».

Angela Di Maggio

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