Cgil Cisl Uil Scuola contro la legge Moratti

Il 7 aprile si è tenuta una conferenza di servizio dei Dirigenti Scolastici alla quale era presente il Sottosegretario Aprea.

L'onorevole Aprea ha presentato i contenuti della legge Moratti  partendo dalle linee guida filosofiche che l'hanno ispirata.

Tante le cose dette e da noi non condivise, che per brevità non riportiamo, ma una merita di essere ripresa perché chiarisce i veri obiettivi che si vogliono conseguire con la legge di controriforma.

Il Sottosegretario ha affermato che l'attuale scuola non fa emergere i talenti, mentre nella nuova scuola essi potranno venire avanti.

"La scuola dovrà fare in modo che i nuovi talenti possano emergere, perché questi studenti sono detentori di un diritto individuale in quanto cittadini del futuro, gli altri pure se non hanno talento non devono essere abbandonati ma indirizzati verso la formazione regionale".

I diritti di cittadinanza sono, per l'onorevole Aprea, posseduti solo dai "bravi" che potranno partecipare attivamente alla vita politica? La scuola deve, quindi, limitarsi a certificare le differenze?

Riproduciamo il volantino distribuito fra i presenti da Cgil Cisl Uil della Basilicata .


Vogliamo

Una Scuola di qualità per tutti e per tutto il Paese.

Un buon contratto per tutto il personale della Scuola.

 

Rifiutiamo la scuola della Moratti

Perché abolisce l’obbligo scolastico, riducendo di un anno l’obbligo formativo.

Perché anticipa l’ingresso di bambine e bambini in scuole senza risorse e senza tempo.

Perché  separa a tredici anni chi è fatto per lavorare da chi è adatto per studiare.

Perché ripropone principi di stato etico che incidono sulla laicità dello Stato.

Perché riduce ogni spazio di flessibilità, il tempo pieno e il tempo prolungato, annulla le sperimentazioni autonome.

Perché classista, basata sul denaro delle famiglie: i ricchi ai licei, i poveri alla formazione.

 

Rifiutiamo la riduzione delle risorse per il contratto

Perché il Ministro Moratti si è impegnato a mettere a disposizione del contratto 381,25 milioni di euro per i docenti e 85 milioni di euro per gli ata.

Perché  l'accordo che, dopo 100 giorni, il Ministro Moratti ha trovato con il ministro dell'economia (191ml di euro per l'anno scolastico 2002-03 e 134ml per gli ultimi quattro mesi del 2003 per il personale docente) si basa su stime ancora da verificare.

Perché mancano le risorse per la valorizzazione delle professionalità del personale docente ed ata.

 

Per noi, la Scuola è

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una ricchezza della società, sede di solidarietà, di promozione e di costruzione dei diritti di cittadinanza dove si formano individui liberi e consapevoli.

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pubblica, laica, pluralista, fondata sulla libertà d’insegnamento e d’apprendimento.

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un luogo di incontro e di confronto, di culture e tradizioni diverse, di ricerca e costruzione di un mondo comune nelle differenze.

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uno spazio prezioso di dialogo, di pace e di solidarietà.

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un’istituzione dove tutti hanno le stesse opportunità in relazione al merito individuale e non alle condizioni sociali.

 

La Scuola pubblica ha bisogno di
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maggior autonomia didattica, di risorse e di organici funzionali, adeguati e stabili.

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un contratto che tuteli le condizioni di lavoro e di occupazione di tutti i lavoratori.

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un piano pluriennale di investimenti ( i 19 mila miliardi di lire di una promessa non mantenuta dalla Moratti) .

 

Per questo noi lavoratori della Scuola, genitori, ragazze e ragazzi

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chiediamo l’elevamento dell’istruzione obbligatoria ad almeno 10 anni contro ogni discriminazione di censo nell’accesso ai percorsi di istruzione.

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contrasteremo il tentativo di distruggere la scuola pubblica.

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