Le
Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL hanno proclamato, per la
giornata di Venerdì 15 febbraio 2002, uno sciopero generale che
interesserà i tremilioni di lavoratori della Scuola e del
Pubblico Impiego. I Sindacati hanno organizzato pullman che
partiranno da molte località della provincia per favorire una
larga partecipazione alla manifestazione che si terrà a Roma.
Lo
sciopero, che prosegue un percorso di forte protesta sindacale
che ha già coinvolto migliaia di lavoratori nelle diverse
iniziative organizzate anche nella nostra provincia, rappresenta
una risposta unitaria ad un atteggiamento del Governo che
colpisce duramente il sistema delle tutele dei lavoratori e dei
loro salari.
Persiste
un finanziamento inadeguato per rinnovare i contratti, mettendo
pesantemente in discussione la politica dei redditi e sono
confermate tutte le preoccupazioni generate dalle norme
approvate con la finanziaria che determinano una
destrutturazione dell’intero apparato pubblico, con incertezza
per i livelli occupazionali e per la fruizione da parte dei
cittadini dei servizi essenziali garantiti dalla Costituzione.
La
proposta di modifica dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori
e la scelta di ricorrere alla Legge delega in materia di
previdenza e di fisco, rappresentano un grave attacco ai diritti
dei lavoratori, al ruolo di rappresentanza svolto dal Sindacato
ed una chiara volontà di scardinamento dello stato sociale.
La
Legge finanziaria non prevede risorse per l’adeguamento del
salario del personale della scuola all’inflazione, allontana
il processo di allineamento dei salari dei docenti ai parametri
europei, impedisce una piena valorizzazione professionale e
retributiva del personale ATA, pregiudicando negativamente il
prossimo rinnovo contrattuale.
La
politica dei tagli perseguita dal Governo riduce drasticamente
gli organici del personale docente e ATA, determina una
riduzione dell’offerta formativa e mette in discussione la
piena attuazione dell’autonomia scolastica.
CGIL
CISL UIL Scuola esprimono un giudizio fortemente negativo sulla
proposta di riforma della Moratti, in quanto:
-
È
stata prodotta senza il coinvolgimento del personale della
scuola e delle sue espressioni più rappresentative;
-
Invece
di consolidare i livelli generali di istruzione e
preparazione introduce un sistema duale che separa
precocemente istruzione e formazione, attraverso una
logica anticipazionistica;
-
Marginalizza
la scuola dell’infanzia collocandola in un’area
socio-assistenziale, priva di qualsiasi dignità didattica
e educativa;
-
E’
portatrice di un’idea di società classista, nella quale
la scuola non potrà fare altro che fotografare le
differenze sociali.
Contro
ogni ipotesi di attacco ai diritti e alle tutele economiche e
sociali dei lavoratori,
contro
ogni tentativo di azzeramento del sapere e dei saperi,
SCIOPERA
IL 15 FEBBRAIO